Femminicidio a Poggiridenti, donna uccisa dal marito
L'uomo è stato fermato a Lecco

Femminicidio a Poggiridenti, una donna è stata uccisa dal marito che è già stato fermato dai Carabinieri. Il corpo della vittima è stato scoperto nella tarda serata di ieri, venerdì 1 agosto 2025, all'interno dell'abitazione della coppia.
Femminicidio a Poggiridenti, donna uccisa dal marito
Verso le 23 di ieri sera, a Poggiridenti, i Carabinieri della Compagnia di Sondrio hanno rinvenuto il corpo ormai esanime di Emilia Nobili, 75enne, insegnante in pensione, il cui decesso era avvenuto alcune ore prima nell’abitazione di residenza in circostanze riconducibili ad un crimine violento.
Le serrate indagini, condotte dal Comando Provinciale congiuntamente a quello di Lecco, sotto la direzione delle Autorità Giudiziarie dei due capoluoghi, hanno portato questa mattina al fermo di polizia giudiziaria del marito Mohamed Rebami, 64enne, originario del Marocco e residente Poggiridenti.
Il 64enne, di origine marocchina, durante un controllo da parte degli uomini della Radiomobile dei Carabinieri di Lecco impegnati in un servizio perlustrativo notturno, ha confessato di aver accoltellato e ucciso nella nottata precedente, presso la sua abitazione, la moglie per poi allontanarsi e giungere nella giornata di ieri, venerdì, a Lecco. Ha inoltre fornito dettagli che hanno consentito il ritrovamento del cadavere della donna.
A quel punto gli investigatori del Comando provinciale di Sondrio hanno avviato le attività investigative, dirette sul luogo del delitto dal Pm di turno della Procura di Sondrio, che hanno consentito di riscontrare tempestivamente i primi accertamenti svolti dai Carabinieri di Lecco, dove l’uomo era stato rintracciato nella tarda serata di ieri. Il suo successivo interrogatorio, condotto dal Pm di turno della Procura di Lecco, ne ha confermato la responsabilità.
Intanto emergono altri dettagli sulla vicenda. Secondo quanto si è appreso la vittima del femminicidio, insegnante di lettere in pensione e molto nota nel Sondriese, aveva deciso di riprendere in casa il marito che si era reso responsabile - secondo le accuse che erano state formulate a suo tempo - di maltrattamenti nei confronti della moglie. Poi lei aveva deciso di "perdonarlo" e di accoglierlo nuovamente nella loro abitazione di Poggiridenti. La stessa casa nella quale si è consumata la tragedia.
L’esito dell’attività investigativa congiunta conferma, ancora una volta, il pieno coordinamento e le consolidate sinergie operative tra le Procure ed i Carabinieri delle provincie di Lecco e Sondrio.