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Fiamme nella villa dell'oligarca russo, il Comune: "Condanniamo la guerra in Ucraina, ma questo gesto è sconsiderato e inutile"

La presa di posizione del sindaco mentre proseguono le indagini.

Fiamme nella villa dell'oligarca russo, il Comune: "Condanniamo la guerra in Ucraina, ma questo gesto è sconsiderato e inutile"
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All'alba di ieri, 6 maggio 2022, è scoppiato un incendio nella villa dell'oligarca russo Vladimir Solovyev in località Laveno, a Menaggio. Stando ad una prima ricostruzione dell'accaduto, ignoti avrebbero dato fuoco al copertone di una gomma. La villa è una delle proprietà del presentatore e oligarca russo, filo putiniano. Si pensa quindi che il gesto possa essere un atto dimostrativo. Le indagini sono comunque in corso per cercare di dare un nome e un volto gli autori (o all'autore) dell'incendio doloso.

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A prendere parola, dalla pagina Facebook dell'Amministrazione comunale, è stato il primo cittadino di Menaggio, Michele Spaggiari.

"I fatti che si sono verificati a Menaggio e che hanno nostro malgrado avuto un risalto internazionale, sono attualmente sotto stretta osservazione da parte degli inquirenti che stanno cercando di risalire ai responsabili di quanto accaduto. Tutti noi condanniamo fermamente, e senza indugio, l’operato del presidente Putin per quanto sta portando avanti con l’aggressione ingiustificata e senza senso nei confronti dell’Ucraina. Gli organismi internazionali e i singoli stati stanno mettendo in atto una serie di azioni che mirano a stringere il cerchio attorno al presidente russo per costringerlo a cambiare atteggiamento e a desistere dal suo operato. Nel contempo, migliaia di cittadini europei e anche la comunità di Menaggio, unitamente a quella del territorio, stanno accogliendo centinaia di migliaia di profughi Ucraini cercando, per quanto possibile, di dar loro aiuto e supporto nella speranza che presto possano tornare alle loro case, perché ciò vorrebbe dire che la guerra è finita.

Nessuna azione individuale può modificare la situazione in essere, soprattutto azioni sconsiderate e senza senso come queste. Gesti come questo non servono a mettere fine al conflitto in corso, non danno speranza al popolo Ucraino, non permettono ai profughi di tornare alle loro case e alle loro vite. L’unica conseguenza è quella di gettare una cattiva ombra sulla nostra comunità e sul nostro territorio. Un’ombra che non vogliamo e che non meritiamo, perché certi gesti non ci appartengono. Sono certo che i responsabili di questo gesto non siano né di Menaggio né del territorio. Spero che al più presto venga fatta chiarezza su quanto accaduto e su chi siano i responsabili".

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