Finto carabiniere ruba 15mila euro ad anziana: dopo due anni è stato incastrato da un'impronta digitale
I fatti risalgono al 2023, le indagini hanno avuto una svolta nel febbraio 2025.

I Carabinieri della Compagnia di Chiavenna hanno identificato e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sondrio l’autore di una truffa ai danni di un’anziana, attuata con il metodo della telefonata del “finto Carabiniere”.
Indagini
L’episodio risale a gennaio 2023, quando una signora ultranovantenne di Novate Mezzola (SO) era stata contattata telefonicamente da un uomo che si era presentato come “Carabiniere”. Poco dopo, una donna, qualificatasi come “Avvocato”, aveva rincarato la dose, convincendo la vittima che un suo familiare si trovava in grave difficoltà economica e che era necessario consegnare immediatamente del denaro per aiutarlo.
Ingannata dal raggiro, l’anziana aveva ceduto ai truffatori la somma di 15.000 euro, che custodiva in casa. Solo dopo alcune ore, parlando con la figlia, si era resa conto della truffa e aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri.
Impronta digitale
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Chiavenna hanno permesso di raccogliere un elemento decisivo: l’impronta digitale lasciata dal malvivente su un barattolo, dove la signora aveva riposto i propri risparmi. Tuttavia, al momento dell’analisi, l’impronta non risultava associata a nessun individuo schedato.
La svolta è arrivata alla fine di febbraio 2025, quando i Carabinieri di Genova e Napoli hanno arrestato diverse persone per associazione a delinquere finalizzata alle truffe ai danni di anziani. Tra gli arrestati è stato identificato anche l’autore della truffa avvenuta due anni fa a Novate Mezzola.
Grazie alla collaborazione tra i diversi reparti dell’Arma, l’uomo è stato denunciato e dovrà ora rispondere del reato commesso. L’operazione conferma l’importanza di denunciare tempestivamente questi episodi e di prestare la massima attenzione a telefonate sospette, specialmente quando coinvolgono richieste di denaro da parte di presunti appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati.