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Frana Ruinon: "La Strada per Santa Caterina non doveva essere chiusa"

Alvaro Predanzini, Presidente della Proloco Turismo Valfurva, ha inviato una lettera alle Autorità.

Frana Ruinon: "La Strada per Santa Caterina non doveva essere chiusa"
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“Per l’ennesima volta, una valutazione troppo affrettata della Provincia di Sondrio, Ente gestore, ha portato alla chiusura della strada provinciale per S. Caterina causando tensione nella cittadinanza ed enorme danno mediatico ed economico a tutta la Valfurva e al comprensorio dell’Alta Valle” si legge nella lettera firmata da Alvaro Predanzini, Presidente della Proloco Turismo Valfurva, inviata alle Autorità in seguito alle decisioni prese in merito alla chiusura della Strada Provinciale 29 minacciata da una nuova accelerazione della frana del Ruinon e alla successiva riapertura avvenuta in meno di 24 ore.

Dalla criticità al "liberi tutti"

“Nell’arco di 24 ore si è passati da una elevata criticità ad un “liberi tutti”, ma come è mai possibile? Nel frattempo gli organi di stampa diffondevano notizie catastrofiche e preoccupanti sul paese di S. Caterina, allarmando i turisti che già hanno prenotato le vacanze nei mesi di luglio e agosto. - Continua Pedranzini nella lettera - Nonostante non siano arrivati in strada massi riconducibili al Ruinon e nonostante le operazioni di ampliamento del Vallo, regimazione delle acque e disgaggio dei massi pericolanti già realizzate in questi mesi, l’ente Provincia ha provveduto a chiudere una strada che non doveva essere chiusa basandosi su dati e parametri vecchi che non corrispondono più alla situazione attuale. L’eccellente lavoro fatto da Comunità Montana A.V. per il disgaggio dei grandi massi pericolanti e dal Comune di Valfurva per l’intubazione delle acque che si infiltravano nel corpo frana è stato vanificato dal ritardo della Provincia nel posizionare i semafori e il radar di controllo che avrebbero dato una nuova valutazione del rischio”.

Grosse perdite economiche

Il Presidente dellla Proloco poi conclude: “Siamo, a sollecitare l’ente Provincia di Sondrio a dare atto celermente ai lavori di sua competenza e chiediamo che in futuro, qualora fosse necessario, ogni azione relativa alla viabilità e transitabilità della strada venga concertata preventivamente con l’Amministrazione comunale di Valfurva, gli operatori e i cittadini di Santa Caterina. Ci auguriamo, inoltre, che con il passaggio di proprietà e gestione, nel mese di settembre, all’Ente ANAS si possa trovare una soluzione definitiva e sicura per la viabilità da e per S. Caterina. Rimarchiamo che la località turistica sta vivendo dall’anno scorso una situazione sociale ed economica preoccupante in cui si sommano le perdite dovute al Ruinon nel corso dell’estate 2019 e la chiusura forzata e anticipata della stagione invernale a causa del Covid-19 . Non ultime le difficoltà, sempre legate alla situazione sanitaria Covid, per la ripartenza dell’imminente stagione estiva tra limitazioni e regole di difficile e costosa attuabilità; gli imprenditori e i lavoratori del comparto turistico stanno subendo perdite economiche non indifferenti! A sostegno degli operatori e di tutte le località coinvolte chiediamo anche agli organi di stampa di valutare con maggiore attenzione la veridicità delle informazioni e auspichiamo che le decisioni prese dagli Enti tengano in considerazione le possibili ricadute negative sull’immagine turistica di Santa Caterina, della Valfurva e di tutta l’Alta Valtellina”.

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