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Gli estetisti valtellinesi assicurano: “La nostra categoria irreprensibile nei protocolli di igiene e sicurezza”

"Rassicuriamo le nostre clienti e chiediamo solo che l’annuncio della riapertura delle nostre attività sia preceduto da un congruo preavviso", spiega la porta voce dell'Associazione Bellezza&Benessere, attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo

Gli estetisti valtellinesi assicurano: “La nostra categoria irreprensibile nei protocolli di igiene e sicurezza”
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I centri estetici sono tra le categorie per le quali le nuove disposizioni prevedono la chiusura. Di seguito proponiamo il punto di vista dell’Associazione Bellezza&Benessere, attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo e presieduta da Nadia Muffatti, che tiene particolarmente a rassicurare la clientela e a chiedere che il futuro annuncio della riapertura dei centri estetici sia preceduto da un congruo preavviso .

Centri estetici chiusi

«Alla luce di quanto disposto dall’ultimo Dpcm 4 novembre 2020 che dispone la chiusura di tutti i Centri Estetici mantenendo la possibilità di proseguimento dell’attività lavorativa per la categoria Parrucchieri ci teniamo ad esprimere un parere benevolo a loro favore. Non ci sentiamo discriminate dal nuovo provvedimento, in quanto consapevoli che i parrucchieri e barbieri sono stati esonerati dalla chiusura perché rientranti in un obsoleto elenco che definisce i cosiddetti “servizi alla persona” (vedasi allegato 2 al suddetto Dpcm). Tale elenco non è mai più stato rivisitato e/o integrato nel tempo sulla base della reale evoluzione del macro settore “Estetisti e Parrucchieri” che vede ad oggi una forte assimilazione ed equiparazione dei due servizi, collocandoli entrambi tra i reali bisogni delle persone. Seppur rammaricate e non prive dei logici e comprensibili sentimenti di sconforto generale legati ad una nuova sospensione delle nostre attività, nonché rispettose nel concreto delle norme imposte, vorremmo evidenziare l’accettazione del periodo di chiusura previsto (15gg su competenza regionale). Nondimeno evidenziamo che, dall’analisi del bacino di utenza di un campione rappresentativo dei Centri Estetici è emersa una moltitudine di luoghi di provenienza della clientela e una percentuale minima di utenti residenti nelle Province ma soprattutto nei Comuni ove tali attività sono ubicate. Ciò sta a indicare che, secondo le attuali disposizioni, la maggior parte dei clienti non avrebbero comunque la possibilità di recarsi nei nostri Istituti, in quanto dislocati fuori dai loro Comuni di residenza. La conseguenza logica e il grosso rischio sarebbe quello di vedere aperti Centri Estetici che non avrebbero però la possibilità di funzionare con il loro pieno potenziale e che, di contro, faticherebbero a sostenere le spese fisse di gestione. Per tali ragioni non siamo propense ad azioni che richiedano necessariamente e forzatamente la riapertura repentina delle nostre attività, se non e tassativamente in concomitanza a un eventuale scioglimento delle restrizioni logistiche.

 

Riaprire

Qualora i dati ISS lo permettessero, si potrebbe valutare l’ottenimento di un benestare di apertura che possa tradursi in una modalità reale di lavoro concreto con conseguenti adeguati introiti. Per le motivazioni sopra esposte, riteniamo che possa avere un senso solamente appoggiare o sostenere proposte e/o azioni che includano entrambe le condizioni (apertura attività e sblocco logistico), l’una imprescindibile dall’altra. Consapevoli dell’impegno, degli investimenti e del rigore attuati in questi mesi di ripresa dal primo lockdown, siamo fiere e irreprensibili nei nostri comportamenti e nella predisposizione in tutta sicurezza dei nostri ambienti di lavoro, che vantano protocolli in perfetta linea con le disposizioni richieste già dal decreto emanato a maggio.

Preavviso

Ciò che chiediamo e che riteniamo essere un nostro diritto è di ricevere con adeguato preavviso (si intenda almeno 7gg prima e non la sera per la mattina seguente) riguardo alla possibilità di ripresa delle nostre attività. Inutile evidenziare quali difficoltà e tempistiche ci siano dietro a realtà lavorative esclusivamente “previo appuntamento”, con team di lavoro spesso numerosi.
Con l’augurio di un futuro positivo per tutti, restiamo disponibili per informazioni o confronti con le associate regolarmente tesserate alla nostra associazione».

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