Bormio

I ragazzi in prima linea per l’ambiente

Sabato approfondimento su Centro Valle.

I ragazzi in prima linea per l’ambiente
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Anche Bormio tra le 70 città italiane in cui il 23 settembre i giovani sono scesi in piazza, aderendo all’iniziativa Friday for Future, sciopero globale per il clima, che fu di Greta Thunberg. Settecento studenti dell’Istituto Superiore Alberti, dalla scuola alla piazza, hanno sfilato, accompagnati da insegnanti, esponenti di associazioni, come Bormini per l’Alute, cittadini, nel rispetto di un corteo pacifico, reggendo cartelli più che mai significativi e ricchi di messaggi, sui quali attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei governanti, locali, regionali, nazionali: "non c’è un pianeta B, nè una Alute B; diciamo no alla cementificazione della nostra piana verde, facciamolo per il bene della Magnifica Terra ma soprattutto per il bene del pianeta; l’ambiente ci chiede rispetto; no allo spreco del territorio; prima la sanità, poi le Olimpiadi".

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I giovani, guidati da Emma Paoletti, rappresentante di Istituto, hanno fatto proprio lo slogan "people, no profit": le gente, non il profitto, tradotto in dialetto, sullo striscione della prima fila in marcia. Così Nicolas Rodigari, ex studente e attivista per l’ambiente. "A Bormio credo un corteo così grande non ci sia mai stato; è bello riuscire a sensibilizzare la cittadinanza a questi problemi; speriamo ci ascoltino concretamente, diano risposte, non più parole di sensibilità vuota, ma cambiando il paradigma e sappiano mettersi in gioco per la tutela dell’ambiente. I giovani sono preoccupati per il loro futuro; gli effetti del cambiamenti climatici sono evidenti. E’ necessario agire in fretta con forza e urgenza". Sabato approfondimento su Centro Valle.

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