Teglio

Il Comitato Viabilità Tellina incita a unirsi contro le opere olimpiche

Gli sfregi al territorio sono infiniti.

Il Comitato Viabilità Tellina incita a unirsi contro le opere olimpiche
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Il Comitato Viabilità Tellina torna alla carica. "Salviamo la Valtellina, questo è quanto emerge a seguito delle varie proteste da parte dei cittadini, dei Comuni coinvolti nel programma viabilità, per le manifestazioni olimpiche del 2026". Il Comitato ha raccolto le osservazioni, inerenti al caso, fatte dai suoi aderenti, e le propone ai cittadini come punto di riflessione. "È noto a tutti che noi siamo in attesa di una risposta, da parte del sindaco, a seguito dell’ultimo intervento pubblico, che dovrebbe chiarire a tutti cosa si prevede di fare, riguardo i passaggi a livello, sistemazione ponte di San Giacomo, ponte nuovo in zona Bosche, a Valgella ecc. Dove è finita, tutta quella frenesia, manifestata un paio di mesi fa? La tanto sventolata bandiera olimpica, è stata ammainata! Durante le feste pasquali, sono stati segnalati dei disagi del traffico automobilistico, da e per l’Alta Valle, sicuramente non per colpa del famigerato semaforo di San Giacomo, i problemi andavano ben oltre, e poi sono stati accentuati da disguidi dei passaggi a livello, cosa prontamente segnalata da parte nostra. Senza risposte. Il problema è sembrato ancora più evidente, perché è stato posto sotto i riflettori. Se Teglio, e la Valtellina piangono, anche il resto del Paese interessato dalle Olimpiadi, non ride, anche lì sono stati denunciati interventi discutibili, con uno sperpero di fondi e di territorio fuori da ogni logica".

Tangenziale

Non solo. "Salendo verso Tirano, dalla strada del versante orobico, si rinnova il dolore. Il problema è stato già ampiamente descritto, con documentazione dettagliata, in tutti i particolari dal geometra (attivista ambientale) Spavetti, con comunicati stampa, e direttamente a Provincia e amministrazioni, ma sembra che sia poco recepito, questo dovrebbe veramente preoccupare i cittadini. È un chiaro invito a reagire, con determinazione, non aspettare, credere in se stessi e far sì che le cose cambino, e che le amministrazioni lavorino con serietà e trasparenza. Tirano, certo, è al limite della sopportazione, riguardo il traffico, ma nemmeno accettare una soluzione di questo tipo, con Tirano anche tutti gli altri Comuni, il disastro colpisce tutti, ecco un buon motivo per unirci e abbandonare il campanilismo stupido. Incredibile, ma comprensibile, come i coltivatori, abbiano ceduto il territorio".

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