Il futuro della rete ciclabile di Valtellina e Valchiavenna

Incontro aperto a tuttidi approfondimento e di confronto su una delle risorse più importanti della provincia di Sondrio.

Il futuro della rete ciclabile di Valtellina e Valchiavenna
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Un evento per tutti, aperto alla partecipazione di amministratori pubblici, operatori turistici, appassionati delle due ruote e cittadini legati al nostro territorio: il convegno dal titolo “La rete ciclabile di Valtellina e Valchiavenna: un futuro da scrivere”, organizzato dal Consorzio Vivi le Valli e dalla Società Economica Valtellinese, si propone quale momento di approfondimento e di confronto su una delle risorse più importanti della provincia di Sondrio.

“La rete ciclabile di Valtellina e Valchiavenna: un futuro da scrivere”

L’appuntamento è per venerdì 28 settembre, alle ore 15, nella sala consiliare della Provincia, nel capoluogo. Il convegno è stato organizzato per presentare e divulgare lo studio sulla rete ciclabile commissionato da Vivi le Valli ed effettuato da Albano Marcarini, urbanista, cartografo e viaggiatore, autore di libri e guide, che ben conosce il nostro territorio per aver seguito diverse ricerche sulla viabilità storica. Un approccio scientifico, il rilievo dettagliato dei percorsi, le interviste con i portatori d’interesse e il confronto con modelli analoghi in altre zone d’Italia e all’estero sono gli aspetti che lo qualificano.

Migliorare e rendere ancora più competitiva l’immagine turistica della valle

La ricerca, che si concentra sul Sentiero Valtellina e sulla pista ciclabile della Valchiavenna, si propone quale strumento di consultazione e di lavoro per migliorare e rendere ancora più competitiva l’immagine turistica della valle sui mercati nazionale e internazionale. Allo scopo di favorirne la divulgazione e di far crescere sensibilità e attenzione nei confronti delle piste ciclabili, tutti i partecipanti al convegno riceveranno una copia dei due volumi: uno contenente la ricerca, l’altro le 38 tavole sul rilievo dei tracciati. La presentazione dello studio, atto conclusivo di un lungo e articolato lavoro, rappresenta dunque un punto di partenza, un momento di confronto tra operatori turistici, amministratori pubblici e cittadini dal quale trarre utili suggerimenti per scrivere il futuro di una rete ciclabile che, per lunghezza e articolazione, poche altre zone della Lombardia possono vantare.

E' il paesaggio che fa il sentiero

E se, annota l’autore, "è il paesaggio che fa il sentiero, perché un sentiero nel mezzo di un deserto resta un sentiero e nient’altro", le piste ciclabili di Valtellina e Valchiavenna, che possono contare su un contesto ambientale di mirabile bellezza, hanno grandi potenzialità, forse ancora in parte inespresse. Un patrimonio del nostro territorio da valorizzare e da promuovere. Alla presentazione dello studio da parte dell’autore seguirà una tavola rotonda alla quale parteciperanno i rappresentanti delle Comunità Montane, dei Consorzi turistici, di Valtellina Turismo e della Fondazione di Sviluppo Locale.

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