Il nuovo parcheggio a Semogo fa scoppiare una vera guerra
L’assessore ai Lavori pubblici Ivano Schivalocchi parla di "attenta analisi".
Tiene banco in Valdidentro il dibattito sul progetto definitivo del nuovo parcheggio a Semogo, un altro piano sopra quello presente in località Borca, previsto nei prossimi mesi. L’amministrazione comunale guidata da Massimiliano Trabucchi spiega i perché di una scelta che non convince il gruppo di minoranza capeggiato da Gloria Urbani e con esso tanti cittadini, poco informati prima della decisione.
Attenta analisi
L’assessore ai Lavori pubblici Ivano Schivalocchi parla di "attenta analisi, partita da un punto fermo: i parcheggi oggi sono insufficienti, nei periodi di maggior afflusso turistico e in occasione delle funzioni liturgiche principali; il contesto orografico e ambientale presenta notevoli pendenze; qualsiasi soluzione porta a costi molto alti, superiori rispetto a interventi simili in altre frazioni".
Scartata l’idea di realizzare posti auto sotto il sagrato della chiesa, pochi e costosi per la necessità di sottomurare l’edificio religioso, di ricavare un accesso alla strada statale scomodo e di demolire gli edifici esistenti all’ingresso della piazza; si trattava altresì di uno studio preliminare proposto dalla passata amministrazione Ezio Trabucchi di difficile realizzazione visti i costi, la presenza di tante porzioni private da acquisire e la scarsa volontà di Anas di autorizzare un’opera proprio al fianco alla strada statale.
Proposta
Scartata anche la proposta del gruppo di minoranza di un prolungamento della via Viola, visti dislivelli, pendenze, lontananza dal centro abitato, costi superiori al progetto pensato dall’amministrazione attuale.
"Siamo consapevoli dell’alto costo dell’intervento ma riteniamo importante dare una risposta concreta alle esigenze dell’area - dice il sindaco - il parcheggio esistente, concepito per essere sopraelevato, conterrà 16 nuovi posti auto; in più la normativa antisismica attuale sulle strutture in cemento armato, ci obbliga ad intervenire anche sul parcheggio esistente, aumentando il costo dell’opera".
In previsione, un secondo lotto, che consentirà di raggiungere in modo più comodo la scuola materna, il campetto parrocchiale e gli edifici a nord della piazza, e realizzare ulteriori 10 posti auto. Così conclude il primo cittadino. "Sarà impensabile risolvere la questione parcheggi a Semogo senza poter fare affidamento al senso civico dei cittadini".
Urbani
Per l’opposizione il problema è un altro: non sono state prese in considerazione alternative diverse, magari più costose, ma che avrebbero definitivamente risolto il problema dei parcheggi, nè effettuati altri studi di fattibilità, confrontandosi anche coi tecnici locali. 450.000 euro per 11 posti auto sono troppi confrontati coi 350 milioni di lire (circa 180.000 euro) spesi per costruire i 42 posti auto attuali. Salta all’occhio la differenza tra i due interventi. "Avete detto che le parole chiave della vostra azione amministrativa sono trasparenza e condivisione, che il cittadino deve sapere come sono spesi i soldi, poter manifestare il suo dissenso, essere informato sulle iniziative. Tante belle parole rimaste solo sulla carta. Ci auguriamo che per i prossimi interventi - la conclusione di Urbani - soprattutto quelli relativi alla tangenzialina di Isolaccia e al recupero dell’area Rasin, il gruppo di minoranza e la cittadinanza vengano preventivamente informati".