Interrogazione della minoranza

Attacchi al sindaco.

Interrogazione della minoranza
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Codurelli agguerrita a Teglio.

Interrogazione della minoranza

La minoranza tellina Comune di Tutti rappresentata da Lucia Codurelli ha prodotto una nuova interrogazione all'amministrazione comunale. "A sette mesi di distanza della denuncia fatta del gruppo per violazioni dello statuto comunale, dei regolamenti amministrativi, del Testo Unico Enti Locali e della legge 56/ 2014 riguardo: responsabilità economico - finanziario, sociale e commercio in capo al sindaco, sindaco capogruppo, quorum del consiglio comunale del 26 febbraio 2018, composizione della Giunta, violazioni sollevate già nel primo consiglio, ad oggi nulla si è mosso e il sindaco non si è sentito in dovere di procedere in tal senso".

La posizione del gruppo

"Il nostro gruppo ha dimostrato grande responsabilità, senza nessun clamore ha atteso ben sette mesi, ma ad oggi il sindaco non ha ritenuto d’informare - come e se - ha intrapreso provvedimenti per risolvere le questioni in essere. Per questo in data 5 febbraio abbiamo provveduto a presentare l’interrogazione che riassume l’intero iter, con la richiesta al sindaco di rispondere in merito. Il senso di responsabilità verso la nostra comunità ci ha portato a non ricorrere per l’annullamento del consiglio 26 febbraio 2018 per il mancato raggiungimento del quorum, pena la decadenza di provvedimenti assunti. Inoltre a breve si dovrà approvare il bilancio di previsione, un atto amministrativo importante, che verrà redatto senza aver rimosso l’incompatibilità, così come ben recita il regolamento organizzativo del Comune, oltre che la legge sopracitata".

Azioni

Il sindaco nel frattempo "ha respinto, senza nessuna motivazione, anche la richiesta per la costituzione delle commissioni consiliari previste dall’art. 5 del regolamento, negando così la possibilità di un confronto costruttivo sui temi della comunità. Alla luce di tale comportamento, irrispettoso delle regole che il sindaco stesso ha votato (non certo da noi perché non eravamo in consiglio all’epoca), viene meno l’agibilità politica e democratica, presupposto necessario per il governo di un’istituzione come il Comune".

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