Valdidentro

La giornata del Panathleta a Cancano

Bellissimo momento d'incontro sportivo.

La giornata del Panathleta a Cancano
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Domenica scorsa.

La giornata del Panathleta a Cancano

Chi fa parte del Panathlon sa bene di avere la garanzia di poter trascorrere insieme una conviviale al mese, in cui poter parlare e discutere di sport in compagnia di un ospite di spicco. Nessuno si sarebbe di certo immaginato che questa consuetudine, causa l’emergenza sanitaria causata dal Covid 19, sarebbe stata completamente stravolta. Dopo ben 6 lunghi mesi il club di Sondrio è finalmente riuscito a riunirsi in uno di quei meeting che sta loro più a cuore: la giornata del Panathleta. Ed è così che domenica 19 luglio il neo presidente, Nicola Tomasi, ha potuto presiedere ufficialmente la sua prima vera e propria conviviale che, come prassi della giornata del Panathleta vuole, si celebra completamente all’aria aperta. Caso vuole che anche questa volta i protagonisti della giornata, oltre ai panathleti, siano stati i tornanti: se lo scorso anno si aveva optato per la Bassa Valle con il passo San Marco, questa volta ci si è spostati sulle pendenze dell’Alta Valle, per salire fino alle suggestive dighe di Cancano.

Sportivi

La giornata da cartolina ha dato certamente man forte a chi, galvanizzato dopo tanti mesi di “stop”, ha deciso di raggiungere la destinazione in bicicletta. C’è chi ha invece optato per una camminata in riva ai laghi artificiali e chi, meno temerario, ha preferito utilizzare la navetta: ma ciò che contava era ritrovarsi nello spirito panathletico, tra l’altro ricordato anche nel corso della messa officiata da don Augusto Azzalini, presenza immancabile della giornata del panathleta. Nella liturgia il sacerdote, tra l’altro socio storico del Club, ha augurato a tutto il gruppo di poter “essere dei semi che producano grano buono e non zizzania” oltre ad aver ricordato, anche con la preghiera del panathleta, tutti i soci scomparsi.

Conviviale

Dopo il raccoglimento non poteva mancare il consueto momento conviviale: la famiglia Bradanini ha gentilmente messo a disposizione la baita in riva al lago di S.Giacomo per poter trascorrere il pranzo in compagnia: polenta taragna e costine hanno indubbiamente giocato il ruolo di protagoniste, ma non da meno sono state le tante altre leccornie e prelibatezze che hanno deliziato i commensali all’aria aperta, tra antipasti e dolci finali. Chiuso il momento culinario, per chi era salito in mountain bike è stato il momento di ritornare in sella e, approfittando della bellissima giornata, si è tornati a pedalare lungo tutto il versante opposto della diga di San Giacomo, scendendo poi da un sentiero che, attraverso il bosco, porta dritti alla strada del passo dello Stelvio. Una giornata spettacolare resa ancora più intensa dopo un periodo di inattività forzata: il sodalizio, dopo la consueta pausa di agosto, ha in programma una fantastica conviviale a settembre con la famiglia Samparisi e il loro mondo a due ruote.

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