In fuga (con il pensiero) dalla soffocante reclusione delle mura domestiche, ognuno di noi sta immaginando cosa farà quando l’emergenza sarà finita e potremo uscire per strada, tra la gente, e ricominciare, o quando finalmente riacquisteremo almeno un po’ di normalità.
La prima cosa bella dopo il coronavirus
Isolati nelle nostre case, da soli o in famiglia, stiamo sperimentando limiti di noi stessi insospettati, nel bene e nel male. Stiamo riscoprendo valori perduti (del tempo anzitutto), ma ci mancano anche – ormai terribilmente – un sacco di altre cose, più o meno essenziali (dall’abbraccio con chi ci è caro al ritocco della ricrescita dal parrucchiere) o più meno superflue (ma per ciascuno di noi, nel loro piccolo vitali).
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Piano piano torneremo a lavorare negli uffici, nelle aziende, nei negozi, nei bar (si spera). Riprenderà (forse) la scuola. Ma quale sarà la primissima cosa che vi piacerebbe fare? La più solenne o la più “stupida”?
Raccontateci quello che avete immaginato, quello che vi siete ripromessi, quello che sperate di fare.
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