La Salò-Aprica sarà la tappa decisiva di un Giro d’Italia che esalta il territorio
Presentazione al monastero La Gatta della frazione della corsa rosa del 24 maggio.
Presentazione della tappa del Giro d’Italia Salò-Aprica del 24 maggio giovedì mattina al monastero La Gatta di Bianzone. Un vero evento, il decimo arrivo nella località orobica della corsa rosa è atteso forse come mai prima. Presenti in qualità di relatori il sindaco di Aprica Dario Corvi, l’assessore regionale Massimo Sertori, il presidente della Provincia di Sondrio Elio Moretti ed il direttore della corsa rosa Mauro Vegni, ma hanno preso la parola anche il prefetto Roberto Bolognesi ed Ivan Basso, campione ormai di casa in Valtellina e rappresentante della Eolo-Kometa. Poi c’erano il presidente del Consorzio tutela vini Valtellina Danilo Drocco, il presidente del Bim Alan Vaninetti, il sindaco di Bianzone Alan Delle Coste, l’assessore del Comune di Salò Aldo Silvestri oltre al direttore del Consorzio turistico di Tirano, gran cerimoniere e responsabile delle tappe del Giro in Valtellina Pierluigi Negri. Proprio lui ha esordito introducendo gli ospiti e ringraziando la famiglia Triacca per l’ospitalità. "Oggi abbiamo qui Mauro Vegni e lo ringrazio per quanto il Giro ha valorizzato la nostra Valtellina nel tempo. Grazie anche a sua eccellenza il prefetto, da poco in Valtellina ma già molto presente". Dopo il filmato sul Giro dello scorso anno e di presentazione del tappone valtellinese del 24 maggio - denominato non a caso Sforzato Wine Stage - Luca Gialanella ha moderato un interessante dibattito.
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"Io penso che per ogni territorio il Giro sia una cosa molto importante in termini di valorizzazione generale. Non si tratta soltanto dell’aspetto sportivo. Dal punto di vista organizzativo faremo il massimo, in questi due mesi ho già visto quello che questa provincia è in grado di fare". Queste le parole introduttive del prefetto. Poi Moretti: "Il sodalizio fra il nostro territorio e il Giro funziona da sempre e ha dato soddisfazione a tutti. I numeri degli ascolti Tv danno poi la dimensione della capacità mediatica che il Giro garantisce in termini di visibilità. Il cicloturismo è diventato un volano importante, tutti lo hanno capito e la Regione fa il possibile perché tutti i progetti comunali in tal senso vengano sviluppati. Anche in questa occasione faremo la nostra parte". Il sindaco di Aprica Corvi ha sottolineato "come Aprica possa vantare una decima tappa con grande orgoglio. Un legame storico partito 60 anni fa, in questi anni abbiamo costruito e consolidato un rapporto importante col mondo del ciclismo. Cominceremo a vestirci di rosa con le iniziative collaterali e daremo il massimo per promuovere il nostro territorio". Vegni ha poi spiegato la tappa: "Grazie all’amico Negri abbiamo messo in piedi una tappa in collegamento col lago di Garda e col Comune di Salò. È una tappa che ha una valenza sportiva importante, quella con più dislivello del Giro e sarà una delle tappe decisive. In questa frazione sono rappresentate tante cose, avremo la possibilità di dare ancora più risalto alle vostre meraviglie paesaggistiche e anche la parte economica, con la gente che la corsa muoverà, avrà un peso importante. Dal punto di vista sportivo poi è la tappa che decide un po’ tutto".
Sonny e Basso
Poi c’è stato il simpatico collegamento per i saluti di Sonny Colbrelli da Salò. Infine anche Basso, in rappresentanza della Eolo Kometa, ha commentato la tappa, ricordando le sue prime pedalate fra Bianzone e Aprica fino alle vittorie del Giro ottenute proprio da noi. Chiosa finale per l’assessore Sertori: "Già quando ero presidente della Provincia, oltre dieci anni fa, prendemmo in considerazione la proposta allora nascente e crescente del cicloturismo. Facemmo alcune riflessioni in quel senso e per fortuna abbiamo visto nel tempo i frutti di quei primi approcci che ebbi proprio con Gigi Negri. Tutto è partito da una strategia ben definita che è stata realizzata in anni di lavoro insieme e di cui il Giro d’Italia è sempre stato il coronamento. La Valtellina ora ha anche l’appuntamento importantissimo delle Olimpiadi, il prodotto c’è e dobbiamo legare paesaggio e prodotti proprio come si sta facendo in questo caso con il vino e il Giro d’Italia. Occorre avere una strategia e poi costruire tutti insieme, questa splendida tappa è l’ennesimo frutto di tanti anni di lavoro". Alla fine della presentazione, prima delle foto di rito, Gigi Negri ha affermato di volere l’arrivo sullo Stelvio in occasione del bicentenario della storica strada, nel 2025.