La Suprema Corte: “Coltivare cannabis in casa non è reato” VIDEO | Un caso in Valtellina

I paletti: minime quantità, uso personale, tecniche rudimentali.

La Suprema Corte: “Coltivare cannabis in casa non è reato” VIDEO | Un caso in Valtellina
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Sentenza storica della Corte di Cassazione, secondo cui non è reato penale coltivare piante di cannabis, ovvero marijuana, in casa.

Cannabis in casa: non è reato

La Suprema Corte: "Coltivare cannabis in casa non è reato" | I casi nella Bassa

“Non sono riconducibili all’ambito di applicazione della norma penale le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica, che, per le rudimentali tecniche utilizzate, per lo scarso numero di piante, per il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, per la mancanza di ulteriori indizi di un loro inserimento nell’ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore”.

Corte di Cassazione docet

 

Così insomma parlò la Cassazione. E’ della scorsa settimana un pronunciamento destinato a far giurisprudenza in tema di stupefacenti. Stiamo parlando della coltivazione casalinga di marijuana: secondo le Sezioni Unite non è penalmente punibile chi in casa coltiva piantine di marijuana per uso personale.

I paletti: quantità, uso, tecniche

La sentenza non è ancora stata depositata. E comunque la Suprema Corte fissa anche contestualmente diversi i paletti (minime quantità, uso personale, tecniche “rudimentali”), ma il passaggio è comunque storico, malgrado non si possa parlare di piena “depenalizzazione” della coltivazione domestica di piante, come avviene in molti altri Paesi esteri.

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