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La Valchiavenna pensa alla ripartenza con un progetto dedicato alla tutela della salute

Misure igieniche, protocolli e utilizzo di dispositivi di protezione nel progetto che coinvolge cittadini e operatori economici

La Valchiavenna pensa alla ripartenza con un progetto dedicato alla tutela della salute
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Tanti attori per un solo obiettivo: accompagnare la Valchiavenna nel ritorno alla normalità, promuovendo la cultura della sicurezza. Il progetto denominato "Valchiavenna, una valle sicura" si focalizza sul dopo coronavirus quando finalmente si potrà uscire di casa, riprendere il lavoro e riaprire le attività. Una situazione che presto si presenterà, forse il 4 maggio, forse nelle settimane successive, ma che troverà tutti pronti.

Tutela della salute

Comunità Montana della Valchiavenna, insieme ai Comuni del mandamento, Associazione Volontari 3 Valli e Consorzio turistico Valchiavenna lanciano un programma dettagliato, risolutivo ed efficace. Vogliamo essere sicuri, vogliamo che le nostre attività siano sicure, vogliamo che i turisti percepiscano il nostro territorio come sicuro tanto da preferirlo ad altri per le loro vacanze? Un sì incondizionato che si traduce in atteggiamenti e in azioni, fra teoria e messa in pratica, attraverso l'adozione di misure igieniche, di misure operative e di protocolli e l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Un processo che coinvolgerà prima di tutto la popolazione, a tutela della salute, quindi gli operatori economici per essere poi trasferito quale messaggio ai turisti, comunicando questa operazione di messa in sicurezza quale valore aggiunto dell'offerta turistica della valle.

Azioni

La speranza è di uscire di casa, non appena si potrà, felici ma sicuri adottando poche e semplici regole comportamentali. Attraverso dei brevi video, con una serie speciale per i bambini, si forniranno indicazioni sull'utilizzo, la conservazione e lo smaltimento di mascherine e guanti, si spiegherà come comportarsi nei negozi, come uscire ed entrare in casa in sicurezza. Contenuti piacevoli e chiari ma rigorosi nella precisione scientifica curati da Roberto Scaramellini, medico e presidente dell'Assemblea distrettuale dei sindaci della Valchiavenna, con la creatività di Manuel Cinque e il coordinamento del Consorzio turistico. Dopo la prima fase dedicata all'informazione e alla formazione dei cittadini, la seconda prevede la messa in sicurezza delle attività economiche, con il supporto fornito alle imprese e alle attività del commercio e del turismo a stretto contatto con il pubblico per sanificare gli ambienti di lavoro ed essere pronti ad accogliere i clienti. Saranno resi disponibili macchinari per il trattamento ad ozono degli ambienti, mentre si pensa alla creazione di presidi pubblici da installare all'ingresso di uffici, attività commerciali e strutture ricettive con totem igienizzanti, oltre a consulenza e cartellonistica. Particolare attenzione sarà dedicata all'informazione e alla formazione degli operatori affinché possano gestire le diverse situazioni in maniera ottimale.

Ripartenza

≪Questo progetto si muove su due livelli poiché la ripartenza avrà implicazioni sia sociali che economiche - sottolinea il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna Davide Trussoni -. I cittadini dovranno assumere le necessarie precauzioni e adattarsi a una nuova realtà, gli operatori saranno chiamati a rilanciare le loro attività partendo proprio dalla sicurezza. Come enti pubblici vogliamo affiancarli e sostenerli, promuovendo la cultura della sicurezza sanitaria, saremo al fianco dei nostri cittadini come abbiamo fatto dall'inizio di questa emergenza≫. Tra i promotori c'è anche il Comune di Chiavenna: ≪Non possiamo continuare ad oltranza a rimanere in casa. Dobbiamo capire che serve convivere con il virus per diverso tempo. Per questo occorre, reagire, organizzarsi e ripartire. Per tirare fuori dalla quarantena le persone e far ripartire le aziende e l'economia duramente provata. Va fatto subito, va fatto in fretta, insieme. Ma va fatto con la testa, con regole e metodo - è il pensiero del sindaco Luca Della Bitta -. Chiavenna e la sua valle si pongono a modello di area sicura≫.

≪Siamo orgogliosi di far parte di questa rete tra pubblico e privato, tra istituzioni e mondo del volontariato - è il commento di Laura Tassi di Volontari 3 Valli -: l'aiuto reciproco è la carta vincente con tante persone che si mettono a disposizione degli altri≫.

"Valchiavenna, una valle sicura"

Instillare fiducia e diffondere sicurezza, dentro e fuori i confini provinciali, oltre quello svizzero. Il progetto "Valchiavenna, una valle sicura" guarda al turismo e a un nuovo genere di attrattività. ≪La parola più importante per ripartire sarà fiducia - spiega il direttore del Consorzio turistico Filippo Pighetti - e le nostre località dovranno prepararsi al post emergenza garantendo servizi e sicurezza. Adottare la sicurezza, praticarla e promuoverla per tranquillizzare residenti e turisti invitandoli ad uscire, quando e come sarà possibile, ma con le dovute precauzioni, senza rischiare nulla≫.

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