Il fatto

L'acqua di Sondrio è tornata potabile

Le analisi hanno dato esito positivo e si è deciso revocare l'ordinanza relativa all'acqua degli acquedotti sondriesi.

L'acqua di Sondrio è tornata potabile
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Dopo un'attenta valutazione delle comunicazioni pervenute da Secam Multiutility Company e ATS della Montagna, il Sindaco di Sondrio Marco Scaramellini ha deciso di revocare immediatamente l'ordinanza nr. 171/2023 del 21 luglio u.s. con la quale era stato imposto il divieto di uso dell'acqua potabile per scopi umani senza previa bollitura a causa di accertate non conformità microbiologiche rilevate dalla società di gestione dell'acquedotto.

Analisi nella norma

La comunicazione della Secam Multiutility Company, datata 24 luglio 2023, ha informato che i parametri microbiologici dell'acqua sono tornati nella norma, eliminando di fatto ogni restrizione all'uso umano dell'acqua potabile. Inoltre, la nota ricevuta dalla ATS della Montagna il 25 luglio 2023 ha confermato che i campioni di verifica prelevati il 23 luglio 2023 risultano conformi agli standard di qualità stabiliti dal D. Lgs. 18/2023. Di conseguenza, è stato emesso un parere favorevole alla revoca dell'ordinanza di non potabilità emessa in data 21 luglio 2023.

Il Sindaco ha ritenuto che sia fondamentale informare adeguatamente la popolazione servita dall'acquedotto comunale sulla revoca dell'ordinanza, al fine di consentire la ripresa del normale utilizzo dell'acqua da parte dei cittadini e dei titolari di attività di carattere economico-imprenditoriale, inclusi gli usi alimentari.

In osservanza dell'art. 50 e 54 del D.Lgs. n. 267/2000, il Sindaco ha emanato l'ordinanza di revoca, con effetto immediato, delle disposizioni contenute nell'ordinanza nr. 171/2023 del 21 luglio 2023. Di conseguenza, l'acqua erogata dall'acquedotto comunale è ora libera e disponibile per l'uso su tutto il territorio, senza necessità di ulteriori precauzioni o limitazioni.

Il grazie del sindaco

Il sindaco Scaramellini commenta:

"Il mio ringraziamento va ai tecnici di Secam e di Ats Montagna che in questi giorni si sono prodigati per risolvere il problema. Una nota di merito per i cittadini che, in una situazione straordinaria di evidente disagio, hanno dimostrato pazienza e spirito di adattamento.

Come è stato evidente fin da subito, i valori non sono mai stati particolarmente preoccupanti, ma, superate le soglie di legge, a tutela della salute pubblica, si è resa necessaria l'emissione dell'ordinanza.

I cittadini possono stare tranquilli, poiché quanto avvenuto conferma l'accuratezza dei controlli che vengono effettuati. Colgo questa occasione per fare una riflessione: la mancanza temporanea di un bene primario come l'acqua, da un lato, evidenzia il lavoro alla base del funzionamento del sistema idrico per la raccolta dell'acqua da sorgenti e pozzi, per la distribuzione attraverso le tubature e per l'erogazione in completa sicurezza; dall'altro, ci spinge ad adottare comportamenti finalizzati all'utilizzo consapevole e senza sprechi di una risorsa fondamentale per la vita umana".

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