Le corna (vere ma romanzate) in quel libro che fa mormorare la città
L’autrice è l’avvocatessa sondriese Tiziana Mevio che racconta storie vere ma opportunamente camuffate.
C’è chi le fa all’altro o all’altra e chi invece è costretto a portarle spesso inconsapevolmente. Sono le corna, l’odiato orpello che si piazza sulle teste delle vittime di tradimento e che sovente sono oggetto di gossip tra i ben informati, che forse - perché non lo sono, cornuti, o perché non sanno di esserlo - ignorano il fatto che il tradimento è oggetto di sofferenza da parte sia del traditore o traditrice che naturalmente di colei o colui che è stato tradito o tradita.
"Le corna sono come i jeans"
Una tematica delicata e complessa che la nota e apprezzata avvocatessa divorzista di Sondrio, ora in pensione, Tiziana Mevio ha voluto affrontare nel suo primo libro in modo leggero e a tratti semiserio. Un volume, dal titolo "Le corna sono come i jeans", dato alle stampe da poche settimane ma già diffusamente venduto in Valle.
Il libro sta riscuotendo molto interesse e curiosità, anche perché le storie narrate prendono spunto da vicende veramente accadute, ma opportunamente "camuffate" e arricchite da elementi fantasiosi per non renderne riconoscibili i protagonisti. Ma forse i diretti interessati si potrebbero identificare nel libro. E non manca chi, leggendolo, ha già fatto ipotesi su chi potrebbero essere le possibili vittime e i possibili traditori, magari suoi conoscenti. E nel frattempo il gossip si scatena...
L'intervista all'autrice
Ecco l'intervista all'autrice che ha voluto raccontare la sofferenza che sta dietro ogni tradimento in un libro.
Il tradimento è l'argomento cardine su cui si basa il suo libro. Come mai ha scelto proprio questa tematica?
L'idea del libro è nata leggendo quello di Giulia De Lellis, "Le corna stanno bene su tutto ma io stavo meglio senza", che ben ha raccontato la sua sofferenza di donna tradita. Mi è così scattata la molla del ripensare alle tante esperienze che ho vissuto dentro e fuori la mia professione. Mi è venuta la voglia di scrivere le storie vissute e condivise, cercando di sdrammatizzarle, per portare un messaggio di leggerezza e ottimismo anche in un momento tragico della vita.
Il libro è ispirato a storie realmente accadute che lei ha seguito di persona come avvocato divorzista. Ci racconti.
Le storie narrate nel mio libro, come ho scritto in un capitolo finale, pur avendo una loro coerenza e ispirazione al vero, cioè a quanto vissuto direttamente o attraverso il racconto di clienti, amici e conoscenti, sono state opportunamente mixate, intrecciate e, talvolta, amalgamate con un pizzico di fantasia. Ciò non toglie che in molti possano dire: "Anche a me è capitata una storia simile".
Può raccontarci una vicenda che più l'ha lasciata sconcertata?
Premesso che siamo tutti attori e spettatori della Comédie humaine che ho cercato di rendere nel mio libro, ho imparato, con il tempo e con l'esperienza, a non meravigliarmi più di nulla. Nessuna storia mi ha sconcertata, semmai mi ha destato comprensione ed empatia verso i protagonisti, sia quando mettono le corna che quando le portano. Una storia per tutte, quella del professionista giovane, bello, facoltoso, aitante, con un promettente futuro avanti a sé, ma con la ferita mortale delle corna dentro, che lo ha portato a ritirarsi dalle scene della sua invidiabile vita.
Come mai il tradimento è così diffuso nella società e in maniera trasversale?
Il sottotitolo del mio libro dice che le corna non hanno né confini né stagioni, perché ho voluto sintetizzare il concetto di universalità del fenomeno, sia nel tempo che nello spazio. Anche nel medioevo si tradiva, come pure si tradisce alle varie latitudini della Terra. Le ragioni sono infinite, come lo sono i comportamenti umani e vanno ricercate nella volubilità dei sentimenti, nelle pulsioni sessuali, nel gioco della seduzione, nella ricerca di auto affermazione o di conquista predatoria, nella noia e nella routine della vita matrimoniale, nella debolezza della carne anche quando lo spirito è forte...
Cosa porta una persona a tradire il proprio partner?
In parte ho già risposto, aggiungo che ai tempi nostri, in forza del fenomeno della tecnologia, a volte è la curiosità che spinge al tradimento, attraverso le chattate e la conoscenza virtuale, che può rimanere tale o trasformarsi in reale e portare alla rottura del legame con il proprio partner.
Ha mai trattato casi in cui la vittima è riuscita a perdonare il suo traditore?
E' un capitolo del mio libro: "Le corna perdonate", in cui racconto la storia di una donna in carriera che subisce il tradimento da parte del suo bellimbusto. Lei stramazza al suolo e si sente una donna spezzata, anche perché il tradimento è stato brutale. Ma non mortale. I due si incontrano, si parlano con franchezza e senza ipocrisie e lei riesce a perdonarlo e a superare la separazione che avevano già affrontato.
Secondo lei quindi è possibile perdonare?
Sì, è possibile perdonare, a condizione che prevalga la sincerità sui sotterfugi che hanno rovinato il rapporto e lo hanno svilito. La ricetta può essere: guardarsi negli occhi e parlarsi con il cuore.
Il suo libro sta riscuotendo molto successo e interesse in Valle e non solo. Perché, secondo lei, questo argomento suscita così tanta curiosità nella gente?
Sono contenta che il mio libro venga letto sia in Valle che fuori, sperando che il successo non sia dovuto solo al titolo accattivante bensì anche al suo scopo: condividere storie di tradimenti e sofferenze con spirito leggero e fiducioso.