Maxi esercitazione alla ricerca di una persona scomparsa
Maxi esercitazione alla ricerca di una persona scomparsa sabato 11 dicembre 2021 in Bassa Valle. Si tratta di una iniziativa finalizzata a testare la risposta delle diverse realtà che, coordinate dalla Prefettura, scendono in campo quando si presenta un'eventualità di questo tipo. E il risultato è stato apprezzabile, con la macchina dei soccorsi che ha reagito in maniera tempestiva ed efficiente.
Maxi esercitazione alla ricerca di una persona scomparsa
La vicenda, di fantasia sebbene molto verosimile, ha previsto che la signora Rebecchi si recasse presso la Stazione dei Carabinieri di Morbegno per denunciare la scomparsa del caro amico Erasmo, dipendente di una ditta di Piateda. L’uomo scomparso stava attraversando un momento molto complicato della sua vita; infatti, una serie di vicissitudini personali tra cui la separazione dalla compagna, la prematura morte dell’animale d’affezione e i rapporti molto tesi con i colleghi sul posto di lavoro avevano innescato in lui un profondo stato di prostrazione.
Erasmo, quindi, la sera del 10 dicembre 2021 aveva inviato a Miriam un sms molto inquietante che diceva: “Addio mondo crudele”. Dopodiché, aveva spento il cellulare e non aveva più dato notizie di sé. Miriam aveva letto il messaggio solo al mattino presto, poiché la sera precedente si era coricata prima del solito e, molto preoccupata, si era subito recata a casa di Erasmo, trovandola aperta sebbene non ci fosse nessuno.
Preso atto della situazione la signora Rebecchi ha fatto quello che deve essere fatto in queste situazioni: rivolgersi immediatamente alle Forze dell’Ordine. Quindi si è recata nella summenzionata stazione dell’Arma per denunciare la scomparsa dell’amico. Ricevuta la denuncia di scomparsa i Carabinieri hanno contattato la Prefettura per avere l’Autorizzazione ad attivare il Piano provinciale di ricerca.
Una volta attivato il Piano, i Carabinieri hanno provveduto ad informare le sale operative di tutti gli altri Soggetti che vengono sempre coinvolti nelle ricerche di una persona scomparsa e, di seguito, hanno promosso la costituzione del Gruppo Tecnico di Coordinamento - organismo previsto dal citato Piano che ha il ruolo di predisporre la strategia specifica di ricerca, coordinare e dirigere a livello operativo l’attività di tutte le forze in campo e mantenere i contatti con la Prefettura.
L'intervento pianificato nei minimi dettagli
Il gruppo ristretto di lavoro ha dovuto anche risolvere diverse questioni di ordine pratico e organizzativo. Infatti, è stato necessario avvalersi del prezioso supporto della Comunità Montana di Morbegno – che, come noto, fa parte del Sistema di Protezione Civile – per fornire un fugace pranzo al sacco agli operatori incaricati di svolgere le ricerche sul campo. La questione, che potrebbe apparire marginale, in realtà riveste un ruolo importante, poiché permette ai ricercatori di non fermarsi e tornare indietro per effettuare una pausa pranzo (ottimizzando quindi i tempi di lavoro) e di avere sempre con sé delle vivande (elemento quest’ultimo fondamentale per combattere gli effetti dell’intenso freddo).
Inoltre, è stato necessario “tagliare” i cosiddetti tempi morti. La giornata dell’11 dicembre, infatti, è una tra le più corte (oltre che fredde) dell’anno ed era pertanto di primaria importanza concentrare tutti gli sforzi sulla sola attività operativa. Pertanto, i sistemi di rilevamento dei telefoni cellulari in uso alla Guardia di Finanza erano già stati assettati qualche giorno prima; così come l’allestimento del campo base è avvenuto alle prime luci dell’alba, molto in anticipo rispetto alla presentazione della formale denuncia della scomparsa.
Altro elemento di rilievo che il gruppo ristretto di lavoro è riuscito a garantire quando ha redatto il documento d’impatto, è stato la copertura di tutti e tre gli scenari di intervento astrattamente ipotizzabili in questo territorio provinciale. La pianificazione, infatti, è stata congegnata in modo tale da dar spazio a tutte le specialità presenti, permettendo così di operare in tutti i contesti: urbano, extra urbano antropizzato ed extraurbano non antropizzato (ambiente impervio).
L'esercitazione
Il programma dell’esercitazione prevedeva, dopo la presentazione della formale denuncia e l’installazione del Posto di Comando Avanzato presso il piazzale antistante il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Morbegno, una serie di attività investigative da parte delle Forze dell’Ordine. Queste indagini hanno permesso di individuare i passaggi compiuti dall’automobile in uso allo scomparso tramite il sistema di identificazione targhe presente nei varchi stradali e di delineare le prime piste investigative da seguire.
Il veicolo, infatti, era già stato parcheggiato nei pressi del cimitero di Dazio e, una volta rinvenuto grazie alle indagini, gli specialisti che operano negli ambienti impervi hanno iniziato le ricerche tramite squadre da terra, droni, elicotteri e cinofili. Nel frattempo, Carabinieri e Polizia si sono concentrati sullo scenario urbano, setacciando nel territorio di Morbegno e in quelli limitrofi le aree ed i siti ritenuti di maggior interesse in casi come questi (stazione, parcheggi, casolari abbandonati, ecc). Queste prime verifiche hanno dato esito negativo, ma, subito dopo l’ora di pranzo, il cellulare di Erasmo è tornato ad essere attivo ed il relativo segnale è stato captato nella zona tra Traona (SO) e Mantello (SO).
Grazie a questa segnalazione da parte dei Carabinieri, l’area è stata raggiunta dall’elicottero della Guardia di Finanza che, tramite la sofisticatissima apparecchiatura in uso, è riuscito ad individuare con precisione la presenza di Erasmo in una zona prossima ad un casolare abbandonato tra Dubino (SO) e Delebio (SO). In seguito, il tecnico specializzato del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) si è calato col verricello e dopo un breve sopralluogo ha rinvenuto ferito ed in stato confusionale lo scomparso. Infine, sono stati attivati i soccorsi da terra (Vigili del Fuoco, 118-A.R.E.U., Croce Rossa, C.N.S.A.S. e Protezione Civile) che si sono occupati di trasportare Erasmo nel Presidio Medico Avanzato allestito presso il Campo Base, per le cure del caso.
I partecipanti
Massiccio lo spiegamento di forze. All'esercitazione hanno infatti preso parte, sempre sotto il coordinamento della Prefettura, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino, la Croce Rossa Italiana e la Protezione civile. Tutti i Soggetti che hanno partecipato hanno espresso vivissimo apprezzamento per l’iniziativa, definendola un’opportunità importante per affinare un sistema già ampiamente rodato e molto efficace.
Il Prefetto di Sondrio, che si è recato a Morbegno all’inizio delle operazioni per porgere il suo saluto ed ha seguito con attenzione l’esercitazione, tiene particolarmente a ringraziare tutti gli operatori intervenuti, sia i professionisti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118 A.R.E.U., sia tutte le componenti del Volontariato del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, della Croce Rossa Italiana e del Coordinamento Provinciale della Protezione Civile che hanno partecipato con tanto entusiasmo, coinvolgendo anche parecchi giovani.