Morbegno, le scuole a teatro con Regina Zimet nel Giorno della Memoria

Il 27 gennaio.

Morbegno, le scuole a teatro con Regina Zimet nel Giorno della Memoria
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Organizzazione del Comune con AmbriaJazz.

Morbegno, le scuole a teatro con Regina Zimet nel Giorno della Memoria

Per celebrare la Giornata della Memoria l’assessorato alla Cultura di Morbegno, in collaborazione con l'Associazione AmbriaJazz, propone un progetto innovativo. In pratica si invitano gli allievi delle scuole medie allo spettacolo sulla Seconda guerra mondiale in Valtellina dal titolo “Regina Zimet – SediciMesi a San Bello” sabato 27 gennaio alle 11.30 presso l'Aula Ipogea di San Giuseppe a Morbegno. Lo spettacolo è riservato ai soli studenti delle scuole medie accompagnati dagli insegnanti.

L'attore

L'attore Carlo La Manna, dopo varie ricerche sui testi e sui luoghi descritti nel libro autobiografico di Regina Zimet “Al di là del Ponte” e in “Regina Zimet” di Marco Frigg, ha adattato il testo per la rappresentazione teatrale rivolta ai ragazzi e la porterà in scena. E' accompagnato dai musicisti Gianlorenzo Imbriaco alla batteria e Giuliano Cramerotti alla chitarra che eseguiranno musiche originali appositamente create. Lo spettacolo è parte integrante di un progetto che si svilupperà su più annualità con alcune classi della scuola media Damiani. Titolo Percorsi di memoria, storie raccontate in famiglia”.

Progetto

Il progetto trae spunto dalla testimonianza scritta dalla bambina ebrea in fuga con la sua famiglia e che ha trovato rifugio nella frazione di San Bello a Morbegno durante la guerra. Il racconto in prima persona di una bimba della stessa età dei ragazzi spettatori, pur se in un periodo storico molto diverso, passa attraverso le maglie della preadolescenza penetrando direttamente nella tragedia dell'olocausto. E' una storia di accoglienza che permette di sensibilizzare i ragazzi attraverso il lavoro di laboratorio teatrale. Lavoro basato sul testo ma anche sulle sensazioni fisiche provate dalla bambina. Il tutto valorizzando l’alto senso umano mostrato dalla famiglia Della Nave e rendendo i ragazzi stessi protagonisti della vicenda.

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