Valdidentro

Non si ferma e si arricchisce di nuovi cimeli il museo dedicato alla Beat Generation

Alle Ferriere grande lavoro di Mario Mariani, Erasmo Schivalocchi e Angela Martinelli.

Non si ferma e si arricchisce di nuovi cimeli il museo dedicato alla Beat Generation
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Niente e nessuna cosa ha mai fermato e può fermare la Beat Generation. In attesa dell’estate in cui potranno riaprire le porte dell’unico Museo in Italia dedicato alla generazione battente, situato in alcune delle sale delle Ferriere di Premadio in Valdidentro, inaugurato due anni fa il 21 settembre in occasione del concerto con Gian Pieretti, Donatello, i Rokes ed Enrico Ramponi di tresivo, molto apprezzato dal territorio. Il sondriese Mario Mariani, leader del gruppo i Cherubili negli anni Settanta insieme a Erasmo Schivalocchi e Angela Martinelli ideatori di Ferriere Arte, mettono da parte preziosi cimeli.

Così Mariani.

"Tutto sarà oggetto di donazione. Il progetto sta andando avanti, stimolato da molti apprezzamenti provenienti da ogni dove, che cancellano lo scetticismo iniziale; possiamo dire di essere sulla strada giusta per mettere in luce i ricordi di quegli anni; sicuramente, dopo i lavori di recupero dell’area storica da parte dell’amministrazione comunale, verrà identificato uno spazio permanente e più capiente, che lo svilupperà".

Cimeli

Mariani, nel ‘giro’, possiede la chitarra autografata di Bobby dei Rocks, e ha trovato una sua foto su una Domenica del Corriere che lo ritrae sotto il palco del gruppo Led Zeppelin a un concerto del 1971.

Sua priorità, riguardo al Museo, tenere contatti con gli amici: i Rokes, Nuovi Angeli, Donatello, Pieretti, Dick Dick, Mario Tessuto, Elisabetta Viviani, disponibili a procurare materiale, anche costumi di scena.

Dopo l’armonica a bocca di Jack Kerouac, donata da Pieretti, nei giorni scorsi il Museo della Beat Generation si è impreziosito di due volumi di un’enciclopedia, regalo dell’editore milanese Maurizio Maiotti, che riporta i complessi musicali italiani dal 1944 al 1963 e dal 1964 al 1968, addirittura antecedenti la generazione beat. Continua Mariani. "L’entusiasmo a fare crescere il museo c’è, anche nel mondo musicale dei professionisti big, come Celentano e Dario Baldan Bembo, tra loro corre un passaparola, che darà frutti.

Niente si sarebbe potuto fare senza gli amici di Ferrierarte che ci hanno creduto subito". Così ‘l’amico’ Schivalocchi. "Continueremo a sviluppare questo progetto, il museo l’anno scorso nonostante la pandemia è stato visitato da centinaia di persone".

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