Omicidio di Poggiridenti, il nipote era sotto l'effetto di funghi allucinogeni

Si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari Luca Iannello, il 24enne reo confesso dell'omicidio dello zio Davide Conforto, ucciso sabato 6 aprile 2024. Intanto emergono nuovi dettagli sulle indagini. E, stando a quanto si è appreso, l'autore dell'omicidio era sotto l'effetto di funghi allucinogeni.

Omicidio di Poggiridenti, il nipote non risponde al giudice

Ieri, Luca Iannello era stato interrogato dal sostituto procuratore di Sondrio Daniele Carli Ballola. Oggi, invece, è comparso in tribunale davanti al gip. In entrambe le occasioni, il 24enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Intanto la famiglia del ragazzo, che ha confessato di essere stato autore dell'omicidio anche se non ha fino a oggi spiegato i motivi del gesto e della lite che ha avuto un risultato tragico, ha nominato come legale di fiducia l'avvocato Renato Tognini, del Foro di Milano. Secondo quanto si è appreso collaborerà con il difensore d'ufficio - Matteo Sergi di Morbegno - che era stato indicato al momento dell'arresto.

Il gip ha confermato la custodia cautelare in carcere per Luca Iannello.

Era sotto l'effetto di funghi allucinogeni

Intanto, come detto, le indagini condotte dai Carabinieri vanno avanti. E nella giornata di oggi è emerso un nuovo elemento che potrebbe contribuire a spiegare l'omicidio. In particolare, il giovane sarebbe stato sotto l'effetto di funghi allucinogeni. E non è l'unico dettaglio emerso nelle ultime ore. Infatti, il ragazzo sarebbe arrivato a casa dello zio a Poggiridenti già in mattinata, dopo aver assunto sostanze psicotrope. E lì, verso le 11, sarebbe avvenuto il delitto.

Poi, il 24enne è uscito dalla villetta e avrebbe vagato senza meta per ore, prima di chi9amare i Carabinieri confessando l'omicidio. Alcune conferme a questa ricostruzione - in particolare quella sull'ora del decesso di Davide Conforto - potrebbero arrivare dall'autopsia.