Operazione Antidroga: la Polizia di Stato smantella base di spaccio nei boschi di Talamona
L'azione è frutto del costante monitoraggio delle aree boschive che in buona parte della Valtellina sono teatro di spaccio organizzato.

La Polizia di Stato di Sondrio ha messo a segno un importante colpo contro lo spaccio di droga nei boschi della Valtellina. Lo scorso 6 giugno, la Squadra Mobile locale ha condotto un'operazione mirata a Talamona, frutto di numerose segnalazioni da parte dei cittadini, per arginare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive della provincia.
Operazione della Polizia
Nel corso dell'operazione, gli investigatori della Squadra Mobile hanno tratto in arresto A. H., 23 anni, irregolare sul territorio nazionale. Il giovane è stato colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di 0,28 grammi di cocaina e 0,24 grammi di eroina. Un'aggravante significativa è stata l'utilizzo di un passamontagna per travisare il volto durante le cessioni.
Arsenale nella foresta
A. H. è stato trovato in possesso, insieme a un altro soggetto riuscito a fuggire, di un ingente quantitativo di hashish pari a 2,55 kg, oltre a 39,91 grammi di sostanza positiva ai cannabinoidi. L'arrestato è stato indagato anche per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, poiché trovato in possesso di una mannaia e una roncola di grosse dimensioni.
Nelle immediate vicinanze del luogo dell'intervento, gli agenti hanno scoperto una tenda da campeggio che fungeva da vera e propria base operativa per gli spacciatori.
All'interno, è stato rinvenuto un vasto assortimento di materiale illecito e strumentazione per lo spaccio:
- 2,55 kg di hashish suddivisi in 27 panetti
- 39,91 grammi di sostanza positiva ai cannabinoidi (presunta resina)
- Armi bianche (una mannaia e una roncola di grosse dimensioni)
- Due passamontagna, utilizzati per celare l'identità durante le cessioni
- 576 euro in contanti, in monete di vario taglio
- Numerosi telefoni cellulari per i contatti con i clienti
- Batterie di grandi dimensioni per ricaricare i telefoni, teli impermeabili, stoviglie, abbigliamento e altro materiale, a testimonianza di un vero e proprio accampamento "attrezzato" per la pesatura, il confezionamento e lo spaccio.
Nuovi "modus operandi" e impiego di tecnologie
L'utilizzo del passamontagna da parte dei pusher rappresenta una novità nel modus operandi degli spacciatori valtellinesi. Questa pratica, adottata al momento delle cessioni, mira a impedire il riconoscimento sia da parte delle Forze dell'Ordine che degli stessi acquirenti.
L'operazione, che ha richiesto l'impiego di una ventina di operatori della Squadra Mobile di Sondrio, ha visto la totale cinturazione della vasta area boschiva.
Nonostante le difficoltà del terreno, gli agenti sono riusciti a bloccare il pusher e a smantellare la base logistica dello spaccio. Fondamentale è stato il supporto di due droni del "Gruppo Aereo di Protezione Civile di Sondrio", impiegati per il monitoraggio della zona ostile e per garantire la sicurezza degli operatori di polizia.
Un impegno costante contro lo spaccio nei boschi
Questa operazione si inserisce in un programma più ampio della Polizia di Stato di Sondrio volto a contrastare il persistente fenomeno dello spaccio nei boschi della provincia, purtroppo uno dei problemi principali del territorio. L'azione è frutto del costante monitoraggio delle aree boschive che in buona parte della Valtellina sono teatro di spaccio organizzato.
Al termine degli atti di rito, l'arrestato è stato associato alla locale Casa Circondariale. Il GIP presso il Tribunale di Sondrio ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare della custodia in carcere.