In ospedale il "Delirium Day"
Si tratta di un importante studio nazionale attraverso monitoraggi.
All'ospedale di Sondrio, così come in tutti i nosocomi italiani, è in programma domani, mercoledì 27 settembre, il "Delirium Day".
In ospedale il "Delirium Day"
Anche quest’anno, per il terzo consecutivo, Asst ValtLario partecipa al “Delirium Day”, il
progetto di studio finalizzato a rilevare la presenza di delirium (sindrome neuropsichiatrica
nota anche come “stato confusionale acuto”) nei reparti degli ospedali italiani. A prendere parte attiva alla giornata, indetta, per domani, 27 settembre, dal Gruppo Italiano per lo Studio del Delirium (Gisd), sarà il reparto di Geriatria dell’ospedale di Sondrio, diretto dal dottor Francesco De Filippi, forte di 31 posti letto per un totale di 700 ricoveri effettuati lo scorso anno.
Importante studio nazionale
"Anche stavolta siamo riusciti a garantire la nostra partecipazione a questo importante
studio nazionale, appoggiato dalle maggiori associazioni e società scientifiche di settore, -
precisa De Filippi – Lo scopo è di far crescere la sensibilità del mondo medico verso questa complicanza, spesso non riconosciuta, diagnosticata tardivamente o in modo appropriato. Va detto che, noi, nei nostri reparti, il Delirium lo monitoriamo costantemente, ogni giorno, consapevoli di quanto sia importante riconoscere la confusione mentale cronica da quella acuta, che può avere durata massima di sei mesi e che, spesso, è la conseguenza di un problema clinico in atto".
Una complicanza molto frequente
Si tratta, peraltro, di una complicanza molto frequente negli anziani ricoverati in ospedale, e
che si manifesta con deficit di attenzione, deficit di orientamento e calo dei livelli di
vigilanza, capaci di comportare una serie di conseguenze avverse quali l’incremento del
rischio di disabilità, l’accelerazione del declino cognitivo, l’aumento del rischio di dover
ricorrere a ricoveri in residenze per anziani, fino alla riduzione della sopravvivenza nel
breve-medio periodo. Senza dire dello stress che il Delirium comporta in quanti prestano le
proprie cure al paziente anziano, sia si tratti di parenti, sia si tratti del personale di assistenza
ospedaliero, con conseguente aumento anche dei costi sanitari.
Il commento del primario
"Nella giornata di domani, nello specifico, - precisa De Filippi – medici e infermieri
ricercheranno la presenza del Delirium in tutti i pazienti ultra 75enni ricoverati in Geriatria
mediante strumenti standardizzati di screening, e i dati ottenuti, in forma rigorosamente
anonima, verranno inseriti nel data base nazionale, analizzati, e, poi, portati a conoscenza
degli operatori dei reparti italiani partecipanti allo studio".