Palla di cannone ritrovata a Novate Mezzola
Una palla di cannone del peso superiore ai 10,5 Kg, a seguito di un’analisi preliminare, parrebbe riconducibile ai fatti d’arme che tra 1620 e 1639 investirono la Valtellina e la Valchiavenna nel quadro della Guerra dei Trent’Anni.
Nel territorio comunale, precisamente nella frazione di Campo Mezzola, è stata ritrovata una palla di cannone presumibilmente del XVII secolo. Il ritrovamento è stato effettuato da Alessandro Scinetti residente della zona, che prontamente ha avvertito il Comune in modo da segnalare a norma di legge il ritrovamento alla soprintendenza.
Palla di cannone ritrovata a Novate Mezzola
Il reperto in questione (una palla di cannone del peso superiore ai 10,5 Kg) a seguito di un’analisi preliminare parrebbe riconducibile ai fatti d’arme che tra 1620 e 1639 investirono la Valtellina e la Valchiavenna nel quadro della Guerra dei Trent’Anni. Nella fattispecie, si fa riferimento agli scontri verificatisi nel territorio del Comune di Novate Mezzola nel 1625 fra le truppe della Lega d’Avignone, al comando del marchese di Coeuvres e le truppe milanesi e spagnole agli ordini del conte Serbelloni o al più tardi alla campagna del duca di Rohan. Avvenimenti, già in passato, tema di approfonditi studi storiografici del nostro concittadino Sandro Massera.
Rinvenimento fortuito
Dichiara Stefano Rossi, funzionario archeologo della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese:
"Questo rinvenimento fortuito, oltre a costituire una probabile testimonianza archeologica delle battaglie che si combatterono nel corso del Seicento per il controllo della zona, simboleggia anche il potenziale archeologico del territorio di Novate Mezzola che, in accordo con l’Amministrazione comunale, s’intende indagare nel corso dei prossimi anni".
Prosegue il Sindaco Fausto Nonini: Nei prossimi mesi sarà impegno dell’Amministrazione Comunale insieme ai propri uffici, individuare le professionalità che possano effettuare uno studio preliminare sull’area del ritrovamento per valorizzarne le tracce storiche.
Un ringraziamento a Massimiliano Colzada e Alessandro Scinetti per la proficua collaborazione nel redigere il presente comunicato.