Bormio

Parte il progetto del custode sociale

Uno per ogni Comune dell’Alta Valle.

Parte il progetto del custode sociale
Pubblicato:

Due anni fa la domanda, poi la pandemia a rallentare l’idea nata dal tavolo di zona degli anziani, condivisa del territorio. Parte il progetto di sperimentazione di welfare leggero, il custode sociale, proposto dalla Cooperativa Sociale Stella Alpina di Bormio e Impronta di Livigno, con le Associazioni di volontariato Anteas e Auser, Provaltellina e Comunità montana. Sei le figure, una per ogni Comune (a Bormio fa capo la Stella Alpina, a Livigno l’Impronta) non doppioni, ma risorse umane della Comunità potenziate, come antenne che individuano e raccolgono bisogni, fragilità della popolazione, a cui dare risposte, aiuti, individualmente o grazie alla rete di servizi esistenti, come parrocchie, associazioni, medici, gruppi Caritas.

Mansioni

Dal disbrigo di commissioni, a fare la spesa, ritiro esami, momenti di compagnia e svago, informazioni in merito alla cura e salute. Così Barbara Silvestri. "I custodi di oggi sono insegnanti in pensione, persone inserite nella sfera sociale; vorremmo arrivare a captare quei bisogni non espressi, non riconosciuti; l’iniziativa ci fa sperimentare una forma di presenza sul fronte della proposta, e sul ruolo della gestione dei servizi".

Seguici sui nostri canali