Il fatto

Prova a portare soldi dalla Svizzera, beccato dalla Guardia di Finanza

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato la somma di 25 mila euro.

Prova a portare soldi dalla Svizzera, beccato dalla Guardia di Finanza
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I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Chiavenna, della Sezione staccata presso il valico doganale di Villa di Chiavenna, lo scorso 8 settembre 2021 durante un quotidiano controllo operato al di fuori degli spazi doganali, hanno fermato un soggetto di nazionalità italiana a bordo di un’autovettura di lusso proveniente dalla Confederazione elvetica. Alle richieste di rito formulate dai finanzieri, ha dichiarato di non avere valuta al seguito. A seguito dell’ispezione sono stati invece rinvenuti tra gli effetti personali dell’uomo – un siciliano di anni 48, ma residente in Lombardia – due assegni mancanti dell’indicazione del beneficiario e denaro contante per un valore complessivo pari a  24.870 euro.

La somma è finita sotto sequestro

Il trasgressore ha omesso la presentazione della dichiarazione valutaria tentando di introdurre illecitamente nello Stato la valuta posseduta e si è reso responsabile della violazione amministrativa. I militari operanti hanno pertanto proceduto al sequestro del denaro contante e dei due assegni per l’intero ammontare rinvenuto, trattandosi di beni “indivisibili”. Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di verificare la posizione finanziaria e patrimoniale del soggetto controllato.

La Guardia di Finanza ha intensificato i controlli

Il Comando Provinciale di Sondrio ha ulteriormente incentivato l’attività della Guardia di Finanza sul territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dell’illecito traffico transfrontaliero di valuta nella fascia doganale di confine italo-elvetica.

La normativa valutaria impone, infatti, l’obbligo per i soggetti che oltrepassano la linea di confine di dover preventivamente dichiarare il transito di valuta eccedente il limite di 10.000 euro. In assenza della prevista dichiarazione, si rischia di dover pagare pesanti sanzioni e, nei casi più gravi, il sequestro amministrativo della somma trasportata in eccedenza ai limiti consentiti.

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