Messaggio di critica sullo svolgimento del Rally del Pizzocchero.
Rally del pizzocchero, arriva la protesta
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di protesta da Aurelio, un residente di Teglio.
"Dietro a tutto questo “divertimento” c’è l’incubo vissuto da migliaia di non appassionati. Il mancato riposo dopo una settimana di lavoro. Le auto smarmittate che sostano dove capita ed anche sulle curve, oppure facendo manutenzione sotto casa mia per quaranta minuti con motori alle stelle. Abbiamo visto orde di ragazzini che con auto arlecchino a nolo e patentini frettolosi volavano incoscienti a velocità folli sulle striscie con la gente che esce dal bar o va a messa. Senza rispetto per nessuno. Lo abbiamo detto più volte che queste manifestazioni vanno confinate, qualcuno attende la tragedia oppure la ribellione, ma sappiate che la raccolta firme è prossima, lamentele sì ma poi si agisce. Il rally in mezzo alle case ed alla gente non lo vogliamo, lo abbiamo già detto anche troppe volte e faremo in modo che sia l’ultima".
Ha ah aha anche da noi!!!
Il problema non penso sia la manifestazione in se, quanto il clima di insicurezza che si crea già dai giorni prima. Ma perché risulta cosi difficile mettersi nei panni delle persone? Nessuno ha il diritto di dire come uno deve trascorrere la domenica ne tantomeno quello di far ciò' che vuole. In provincia organizzano da due o tre anni un raduno di auto sportive in memoria di un ragazzo deceduto in un incidente stradale. Da raduno è diventato praticamente una corsa in auto tra le vie dei paesi con auto sportive di grossa cilindrata, tant'è che si è dovuto allertare le forze dell'ordine. Gia di per se trovo assurdo e poco intelligente ricordare una persona nel modo in cui è morto, ma questa è una mia opinione, mentre trovo inconcepibile che questi raduni non vengano presidiati dalle forze dell'ordine e dalle amministrazioni comunali.
Da quello che leggo,tutti i favorevoli si mettono qualcosa in tasca,oppure sono sfegatati del rally- Gli altri non sono legati ad interessi e preferiscono vivere in santa pace- Siamo alla solita storia italiana,chi ci lucra ha il diritto,per gli altri pesci in faccia- E dire che il caro valtellinese dell'isola felice è il primo a puntare il dito su terun,extracomunitari,negher e musulmàn...ma toccalo negli interessi, e capirai tante cose...
quello che non si capisce,è perchè polizia e carabinieri non fanno alcun controllo. I rally cominciano settimane prima,con questi scriteriati che provano i percorsi di giorno come di notte dove passa normalmente la gente e le strade sono aperte a tutti. quando ci sono queste manifestazioni vediamo anche decine di ragazzini "alticci" ed saltati che si fanno le loro prove personali. A montagna per un mese è casino dappertutto,bisogna stare attenti ad attraversare la strada. Caro valtellinese invece di prendertela con chi si lamenta focalizza per un minuto tutte le grane che ci piovono addosso con sti cavolo di rally- Tra l'altro non mi risulta che le tranquillissime gare in bici o a piedi,le corse ,le sagre ecc ecc rappresentino un pericolo per l'incolumità della gente,sono manifestazioni pacifiche,che tutt'al piu possono richiedere qualche cambio di strada. I rally sono un pericolo,prima dopo e durante...e tanto,visto che gli stessi piloti durante le trasferte non guardano in faccia a nessuno Sono un pericolo concreto,e la gente quando li vede sulle strade è costretta a fermarsi o spostarsi per non subire conseguenze La mia perosnale e libera opinione...da evitare!
Come turista occasionale aggiungerei che i superficiali commenti che leggo in merito alla pericolosità di certe manifestazioni,sono da crocefiggere- Se per una volta qualcuno si è accorto di questo scempio e lo dice ritengo si totalmente fuori luogo lo sfottò e i commenti da asilo- Svegliatevi e ragionateci sopra,il rally è sicuramente "da confinare",e non mancano le location idonee in valtellina- MA NON IN MEZZO ALLA GENTE!!