Richiesta di iscrizione anagrafica: i funzionari del Comune hanno agito correttamente
L'assessore Piasini: "I nostri dipendenti hanno applicato la normativa in vigore, come confermato dall'ordinanza del Tribunale"

Il Comune, attraverso i suoi funzionari, ha correttamente operato, applicando la normativa in vigore, rigettando la richiesta di residenza presentata da Abdellatif Semlali.
I funzionari del Comune hanno agito correttamente
Come si evince dall'ordinanza del Tribunale di Sondrio del 21 febbraio 2025, infatti, l'uomo, cittadino italiano originario del Marocco, senzatetto, aveva dichiarato di eleggere quale domicilio l'indirizzo della sede comunale, piazza Campello 1, senza fornire all'Ufficio anagrafe gli elementi necessari per lo svolgimento degli accertamenti previsti, limitandosi a indicare il container posizionato nel parcheggio di via Aldo Moro, quale luogo in cui trascorreva le ore notturne. Contemporaneamente aveva dichiarato di essere seguito dal servizio sociale di Morbegno.
"Sulla scorta di tali elementi - si legge nell'ordinanza del Tribunale - il Comune di Sondrio ha emesso il provvedimento di irricevibilità".
L'uomo, infatti, come risulta evidente, non aveva alcun collegamento con la sede comunale né si era premurato di allegare la dichiarazione rilasciata dalla Croce Rossa, che gestisce il ricovero notturno per senzatetto, che avrebbe consentito al Comune di effettuare gli accertamenti per la verifica del domicilio.
"La legge è molto chiara - spiega l'assessore ai Servizi sociali Maurizio Piasini - La residenza viene concessa in presenza di un collegamento tra il richiedente e il territorio comunale che, nel caso specifico, come ha ben chiarito il Tribunale, non sussisteva al momento della presentazione dell'istanza. I nostri funzionari si sono quindi limitati ad applicare la normativa in vigore sulla base della documentazione allegata. Risulta chiaro infatti come non sia possibile iscrivere quale residenza la sede comunale. Spiace dover replicare ad accuse infondate che colpiscono funzionari pubblici seri e preparati, quali sono i dipendenti comunali, che sono rigorosamente tenuti ad applicare la legge. L'ordinanza del Tribunale dimostra semmai l'incompletezza della domanda a suo tempo presentata al Comune dal signor Semlali. Se fossero stati prodotti tutti i documenti necessari, l'istanza sarebbe stata accolta e la residenza concessa".