Nuove regole e risarcimenti per l'emergenza cinghiali
Per il triennio 2017-2019 sono previsti fino a 300.000 euro all’anno di risarcimenti per l'emergenza cinghiali
Nuove regole e risarcimenti per l’emergenza cinghiali in Lombardia. Il Consiglio regionale, con 51 voti a favore e 10 contrari, ha approvato la legge per la “gestione faunistico-venatoria del cinghiale e recupero degli ungulati feriti”.
Novità
Tra le novità introdotte è previsto il dovere degli ambiti e dei comprensori alpini di risarcire fino al 30% i danni causati dai cinghiali nelle aree dove è consentita la caccia. In montagna i risarcimenti per i danni ai prati permanenti interesseranno non solo gli imprenditori agricoli. Ambiti e comprensori avranno il compito di promuovere iniziative di prevenzione.
Risarcimenti per l'emergenza cinghiali
Per il triennio 2017-2019 sono previsti 300.000 euro all’anno di risarcimenti per l'emergenza cinghiali. Regione Lombardia, confrontandosi con Ispra, delibererà entro 180 giorni dall’entrata della legge la suddivisione del territorio agro-silvo-pastorale lombardo in aree idonee e in aree non idonee alla presenza del cinghiale e individuerà le “unità di gestione della specie” (porzioni di territorio in cui vengono definiti obiettivi e modalità di intervento sulla specie).
Prelievo venatorio
La legge stabilisce che la “gestione del cinghiale” avviene “mediante prelievo venatorio e controllo nelle aree idonee e mediante controllo e prelievo venatorio di selezione nelle aree non idonee”, dove la presenza dovrebbe tendere allo zero. Sono state stabilite anche regole per il recupero degli animali feriti e delle carcasse. I capi abbattuti potranno essere consegnati ai centri di lavorazione selvaggina o ad altre strutture autorizzate, e parte dei capi potranno essere dati in “beneficenza alimentare”.
Provvedimenti
Inoltre si dà la possibilità di prevedere nelle aziende faunistiche venatorie e agrituristiche apposite recinzioni che ospitino cinghiali registrati con la finalità di allenare i cani da caccia. Il “prelievo venatorio” può essere effettuato solo con licenza di caccia. Ogni cacciatore abilitato alla “selezione” potrà fruire di 15 giornate di caccia aggiuntive rispetto a quelle già previste dalla legge regionale. Sanzioni sono previste per chi immette o detiene illegalmente cinghiali. Sanzioni per chi li alleva in strutture autorizzate ma violando le disposizioni vigenti e infine per chi viene sorpreso ad abbattere cinghiali senza autorizzazione.
Dati
Nel territorio lombardo si stima siano presenti non meno di seimila cinghiali. Concentrati nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e Varese. Più di 4 mila nella zona appenninica della provincia di Pavia. Dal 2004 al 2015 sono stati registrati oltre 6500 eventi dannosi alle produzioni agricole (dato che si limita ai danni denunciati). A titolo di indennizzo sono stati erogati oltre 2 milioni e 500 mila euro (cifra basata sulle risorse disponibili, non sul danno prodotto).