Santiago in rosa e Progetto Parrucche: un volontariato da premio

Incontro di lunedì 23 ottobre di Cancro Primo Aiuto

Santiago in rosa e Progetto Parrucche: un volontariato da premio
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Santiago in rosa e Progetto Parrucche, il bilancio di due importanti iniziative di Cancro Primo Aiuto Solo nel 2017 verranno donate oltre 2.000 parrucche a donne malate

Iniziative di Cancro Primo Aiuto

Fare un bilancio del Progetto Parrucche che, quest'anno, supererà le 2.000 donazioni e festeggiare gli atleti che hanno partecipato a Santiago in rosa. Sono questi i temi che hanno caratterizzato l'incontro di lunedì 23 ottobre di Cancro Primo Aiuto a Villa Walter Fontana a Capriano di Briosco (MB).

Progetto parrucche

Partito nel 2009 all'Ospedale di Sondalo, il Progetto Parrucche ha ormai coinvolto una trentina di strutture sanitarie lombarde. In questi anni, come ha ricordato la coordinatrice del progetto, Tina Giammello, oltre diecimila donne che si sono dovute sottoporre a chemioterapia hanno ricevuto gratuitamente una parrucca.

Dati in crescita

I dati degli ultimi anni testimoniano quanto questo bisogno sia in continua crescita: nel 2014 ne sono state distribuite 1.751, nel 2015 1.870, nel 2016 1.915 e quest'anno, a fine settembre, erano già 1.598, per cui nel 2017 si supereranno le 2.000 parrucche donate. Non solo: le donne che ne hanno fatto richiesta spesso hanno avuto anche un consiglio e un sostegno psicologico da parte delle volontarie che portano avanti il progetto, anche perché molte di loro si sono dedicate a questa iniziativa proprio perché hanno alle spalle un'esperienza di malattia.

Premio alle volontarie di Cancro Primo Aiuto

L'incontro a Villa Walter Fontana è stato proprio l'occasione per premiare alcune di queste volontarie che si impegnano nel Progetto Parrucche. Erano presenti Grazia Airoldi e Marina Callioni dell'Associazione Oncologica Bergamasca per l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Carla Merga e Anna Curtale di Noi sempre donne per l'Ospedale Valduce di Como, Elisabetta Petracco per l'Ospedale di Cremona, Antonella Dell'Oro e Daniela Bergnach per l'Ospedale Manzoni di Lecco, Cecilia Murelli e Giovanna Bertoglio dell'Associazione Lodigiana Amici di Oncologia per l'Ospedale di Lodi, Marisa Giovenzana coordinatrice del presidio di Carate per l'Asst Vimercate, Alice Di Paolo e Monica Ottolina per gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, Emanuela Mariani per il Centro Parrucche di Seregno di Cancro Primo Aiuto, Paola Bertolini di Andos Comitato Milano per l'Ospedale Sacco di Milano, Marina Gherardini per l'Associazione Oncologica Milano per l'Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, Rosaria Rubici e Teresa Monaco per il Policlinico San Matteo di Pavia, Pasqua Baiano per il presidio di Gallarate dell'Asst Valle Olona, Denis Verrini e Lorella Piccininidell'Associazione Ados per la Fondazione Maugeri di Pavia.

Santiago in rosa

Durante la serata sono stati premiati anche i partecipanti di Santiago in rosa, la manifestazione sportiva promossa da Cancro Primo Aiuto per farsi conoscere e raccogliere fondi per sostenere le iniziative a favore dei malati, giunta alla settima edizione: i ciclisti hanno attraversato tutta la parte settentrionale della Spagna su quello che viene definito il Cammino del Nord. Partiti da Irùn il 26 settembre, hanno percorso i circa 880 km in cinque giorni per un dislivello di oltre 16.000 metri e sono arrivati davanti alla cattedrale di Santiago de Compostela sabato 30 settembre, accolti da una cinquantina di associati di Cancro Primo Aiuto giunti apposta dalla Brianza per accoglierli entusiasti.

 

Raccolta fondi

Guidati dal team manager Omar Galli, sul palco sono salite le coppie formate da Sabrina Grossi con Maurilio Cusini, Marilena Bormolini con Fabrizio Incondi e Lucia Galli con Giorgio Cusini, tutti di Livigno (So), e i due accompagnatori Gianni Galli e Andrea Panzeri premiati dall'amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari. L’obiettivo di questa settima edizione è stato quello di sostenere diverse iniziative che la Onlus brianzola sta portando avanti, dalle raccolte fondi per acquistare gli acceleratori lineari per la cura radioterapica degli ammalati di tumore in alcuni ospedali della Lombardia fino al sostegno proprio del Progetto Parrucche per continuare a fornire gratuitamente questo conforto estetico alle donne che sono costrette ad affrontare la chemioterapia.

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