Sci sulle piste con impianti chiusi? Si può fare. Forse...
Da Roma parere positivo. Annunciata una nuova riunione in Prefettura
Sci sulle piste con gli impianti chiusi? Dopo la Regione anche il ministero dice sì, ma restano ancora questioni da chiarire. Tanto che il prefetto Salvatore Pasquariello ha convocato una nuova riunione per fare il punto. Un caso che ormai si trascina da un paio di settimane, tra le polemiche e norme che resta difficile interpretare.
Sci in pista con impianti chiusi, la parola del ministero
Nei giorni scorsi era stata la Regione a chiarire che, secondo l'interpretazione lombarda, si potevano praticare sport sulla neve anche con impianti chiusi. E questo nonostante il regolamento regionale che dispone il divieto di frequentare le piste quando seggiovie e skilift sono fermi. Una fattispecie che, tuttavia, sempre secondo la Regione, si applicherebbe nel periodo ordinario, quando dopo la chiusura scendono in pista i gatti delle nevi per preparare il fondo per la giornata successiva. Ma visto che ora, con le regole anti covid, questo non avviene, non ci sarebbero divieti.
Ieri sera, martedì 2 marzo 2021, la Prefettura ha reso noto il parere del Ministero legato alla corretta interpretazione delle regole che impongono, per evitare il diffondersi del coronavirus, la chiusura degli impianti. In questo caso, da Roma hanno dato un'interpretazione che liberalizza la pratica dello sci in pista anche con impianti chiusi, come ad esempio lo scialpinismo. E questo perché con il termine "impianti" si intende solo seggiovie, funivie e skilift, e non il comprensorio.
I problemi legati alla sicurezza
Restano però da chiarire alcuni aspetti legati alla sicurezza, visto che quando le skiarea sono chiuse non esiste tutta quella struttura di soccorso per eventuali incidenti che è invece presente nei periodi di apertura. E proprio per questo il prefetto di Sondrio - che aveva sollevato il problema dell'interpretazione delle norme chiedendo pareri a Regione e Ministero - ha convocato una nuova riunione con del Comitato provinciale dell'Ordine e della Sicurezza pubblica. Un incontro in videoconferenza aperto, oltreché alle forze dell'ordine, anche ai sindaci di Livigno, Aprica e Valdisotto che avevano inviato dei pareri diversi rispetto a quelli più restrittivi della Prefettura.
Dunque la vicenda non è ancora chiusa anche se, stando a quanto emerso, si andrebbe nella direzione di consentire lo sci in pista anche con impianti chiusi.