Scomparso in Valmalenco, il procuratore: "Nessuna ipotesi esclusa"
Gli investigatori fanno il punto sulle indagini.
Nessuna ipotesi esclusa e ricerche che continuano per il giovane scomparso in Valmalenco.
Scomparso in Valmalenco, il punto sulle indagini
Questa mattina il procuratore capo di Sondrio Claudio Gittardi ha fatto il punto sulle indagini legate alla scomparsa di Mattia Mingarelli in Valmalenco. Al suo fianco i vertici dei carabinieri. "Non escludiamo al momento alcuna ipotesi - ha detto Gittardi - Al momento abbiamo aperto un fascicolo sulla scomparsa che non prevede alcuna ipotesi di reato. Questo prefigura una disgrazia o un allontanamento volontario, che però al pari di un atto autolesionistico appare meno probabile. Chiaramente potremo modificare il fascicolo nel caso in cui dovessero emergere elementi che possano far pensare ad altro".
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Due case sotto sequestro e indagini a anche sul cellulare
Il procuratore ha confermato che due edifici sono stati posti sotto sequestro. Si tratta dell'abitazione del comasco, una seconda casa usata abitualmente per le vacanze, e un rifugio dove i carabinieri comandanti dal tenente colonnello De Ciuceis ritengono sia passato dopo il pranzo consumato in un altro locale. Sono inoltre in corso accertamenti tecnici sul telefono di Mingarelli, consegnato ai genitori del ragazzo dal vicino di casa e ritrovato il giorno dopo la sua sparizione, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre.
Le ricerche continuano
Intanto continuano anche le ricerche. Sono impegnate decine di uomini. Sul posto operano il Soccorso alpino civile, quello della Guardia di Finanza, i Vigili del fuoco e la protezione civile. Sono impiegati anche cani molecolari del reparto cinofilo dei carabinieri di Firenze.
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