Soccorso alpino e Guardia di Finanza insieme per le emergenze in montagna
L'intesa consolida e potenzia la collaborazione tra Cnsas e Sagf.
E’ stato siglato ieri, martedì 8 settembre 2021, un protocollo d’intesa tra il Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo (Cnsas), al fine di consolidare e potenziare la collaborazione tra le parti nelle attività operative di soccorso in montagna e negli ambienti impervi.
Soccorso alpino, l'accordo regionale
Il protocollo riflette a livello regionale i principi della collaborazione consolidata con il protocollo d’intesa nazionale, siglato in data 30 marzo 2021 presso la Caserma “Piave”, sede del Comando Generale della Guardia di Finanza.
A firmare l’accordo locale, presso l’aeroporto di Caiolo, ove ha sede la VII Delegazione Valtellina e Valchiavenna del Cnsas., sono stati il Comandante Regionale Lombardia della Guardia di Finanza – Gen.Div. Stefano Screpanti ed il Presidente Regionale del Cnsas Gianfranco Comi.
La sottoscrizione del protocollo d’intesa, che mira ad ottimizzare un’azione sinergica e programmatica, attraverso la messa in campo di peculiari risorse e consolidati know-how, allinea in maniera sempre più sostanziale la Regione Lombardia alle prescrizioni europee, nel conseguimento della massima efficienza, tempestività e sicurezza negli interventi di ricerca e soccorso delle persone disperse o infortunate in montagna.
Soccorso alpino, valorizzate le competenze specifiche
La collaborazione tra il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo (Cnsas), già in essere da diverso tempo, si perfeziona periodicamente grazie all’effettuazione di esercitazioni congiunte che contribuiscono a garantire l’affiatamento del personale e il mantenimento di uno standard operativo sempre più elevato.
Mentre i componenti del Cnsas sono specializzati nel soccorso sanitario in ambiente impervio e sono quindi, in grado di stabilizzare e trattare ogni sorta di infortunio in montagna, gli appartenenti al S.agf rivestono anche la qualifica di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, che li rende interlocutori qualificati dell’Autorità Giudiziaria, nei casi in cui sia necessario verificare la sussistenza di responsabilità penali.
L'utilizzo di elicotteri e unità cinofile
Oltre al personale specializzato nel soccorso alpino “tradizionale”, cioè in grado di arrampicarsi in parete per raggiungere gli infortunati o di intervenire in ambiti colpiti da valanghe, il Cnsas e Sagf dispongono di tecnici di elisoccorso specificatamente addestrati per procedere a recuperi con barella mediante l’utilizzo del verricello, strumento che permette una maggiore rapidità nei soccorsi in ambienti ostili e ospedalizzazione veloce in ogni territorio.
Gli elicotteri normalmente impiegati nelle attività di soccorso sono quelli del servizio di emergenza 118, ma vengono utilizzati anche velivoli della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese, dotati di specifica configurazione per questo genere di attività. Tra le risorse dei due apparati di soccorso è sicuramente da annoverare anche il comparto cinofilo che, grazie alla professionalità tecnica e alla capacità operativa dei propri ausiliari, abilitati ad operare in valanga o in superficie, rappresenta uno strumento indispensabile per ottimizzare i tempi nella ricerca di persone disperse.
Presenti alla firma dell'accordo
Proprio per valorizzare tutte le componenti che operano nell’ambito del soccorso, alla firma dell’accordo erano presenti anche i vertici dei Comandi Provinciali di Brescia – Col. Marco Tolla e di Sondrio – Col. Antonello Reni, nonché il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Como – Col. t. ST. pil. Maurizio De Panfilis, dal quale dipendono i mezzi aerei impiegati nel soccorso. Hanno altresì partecipato alcuni degli specialisti quotidianamente impegnati nelle attività di soccorso.