Sondrio Festival: i documentari di sabato 18 novembre - TRAILER
La serata inizia alle 20.30
Terza giornata di proiezioni per il Sondrio Festival
Terza serata del Sondrio Festival, ecco i trailer
Disegnami un camoscio
(Dessine-moi un chamois) di Anne, Véronique e Erik Lapied –– Produzione: Lapied Film - Durata: 70 min. - Area trattata: Parchi Nazionali Gran Paradiso, Italia, Parque National de la Vanoise, Francia
Colin ha 9 anni ed è un bambino come gli altri. Il lavoro dei nonni, documentaristi naturalisti, lo intriga. Con neve o vento loro sono lassù per seguire gli animali di montagna: camosci, lepri variabili, fagiani di monte, marmotte, stambecchi … Da tre anni, durante le vacanze, il bambino raggiunge i nonni nel loro rifugio a 1.650 m. di quota, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Lo attende un altro tipo di scuola. Prima che l’aquila reale non sia che un punto minuscolo nel cielo ed il camoscio una macchia chiara che svanisce al suo avvicinarsi, il cammino sarà lungo e richiederà impegno e pazienza. Colin impara ad essere silenzioso, a riconoscere le tracce, a camminare con i ramponi e a bivaccare in quota. Un animale manca all’appello e per vederlo Colin mette alla prova il nonno, riusciranno a ritrovarlo?
L’orso bruno nelle Alpi
(Brown bear in the Alps)
di Enrico Costanzo – Produzione: Movietime – Italia 2017 – Durata: 16 min. – Area trattata: Alpi orientali, Trentino - Alto Adige, Italia
Il documentario percorre con approccio ecologico le diverse fasi del ciclo vitale dell’orso bruno sulle Alpi orientali, seguendo le vicende di un maschio e di una femmina attraverso le stagioni e lasciando trapelare attraverso le loro vicissitudini molte delle conoscenze su questa specie che l’uomo ha faticosamente acquisito in anni di ricerche e monitoraggi. Raccontando la quotidianità del plantigrado (dai corteggiamenti alla frequentazione estiva delle praterie alpine, dalla ricerca autunnale di cibi calorici al letargo invernale, al risveglio ed alla comparsa dei cuccioli allo scoperto), tracciando al contempo le trasformazioni che avvengono nell’ambiente al trascorrere dei mesi, il documentario tratteggia un affresco delle foreste alpine e del loro più imponente e carismatico abitante.
Il Caucaso minore – Fra Ararat e Mar Caspio
(The Lesser Caucasus – Between Ararat and the Caspian Sea)
di Henry M. Mix - Produzione: Altayfilm e Doclights – Germania 2016 – Durata: 44 min. – Area trattata: Caucaso Minore, Armenia, Azerbaijan, Georgia
Separato dal Grande Caucaso soltanto da una profonda depressione il Caucaso Minore ospita un insieme di animali e piante che vivono all’interno di antichi e sorprendenti paesaggi culturali. Questa regione corrisponde al punto di impatto della placca tettonica araba, che spinge il Grande Caucaso sempre più in alto, e include gli ambienti più diversi, dal rovente deserto rosso ai gelidi altopiani, con una biodiversità paragonabile a quella dei tropici. Più ridotto per dimensioni e più basso di quota della sua controparte settentrionale il Caucaso Minore forma un’estesa area di altopiani fra il monte Ararat e la catena iraniana dell’Elburz. Qui, fra valli e bibliche montagne innevate, si trovano foreste di ginepro, steppe, laghi poco profondi e zone semidesertiche. La regione è popolata da gatti della giungla, sciacalli dorati, capre del Bezoar e mufloni armeni, oltre che dai rari e endemici tetraogalli del Caspio e del Caucaso.
Ospite Edoardo Stoppa
Sabato 18 novembre ospite sarà Edoardo Stoppa, popolare volto della tv: per quattro stagioni conduttore di National Geographic, nel 2006 entra a far parte della squadra di Sky alla conduzione del format internazionale E-News a fianco di Ellen Hidding. Ha inoltre condotto la trasmissione “Shock” su Sky Vivo, mettendo in evidenza le sue doti di appassionato di sport
estremi e il suo spirito avventuroso. Dal 2008 è inviato di Striscia la notizia, per la quale si occupa di benessere animale: nel giro di vari anni, grazie alle sue inchieste, molti casi di maltrattamento in Italia e all’estero sono stati risolti, molti animali sono stati salvati e decine di responsabili di reati sono stati assicurati alla giustizia. Nel 2011 ha pubblicato per Mondadori “Per fortuna che ci sei”, in cui racconta gli incontri con animali che gli hanno cambiato la vita.