L'indagine

Spaccio di cocaina ed eroina, insospettabili del Sondriese in manette

L'operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sondrio e della stazione di Berbenno.

Spaccio di cocaina ed eroina, insospettabili del Sondriese in manette
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Quattro insospettabili sono finiti in manette perché accusati di spaccio di cocaina ed eroina. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sondrio, in collaborazione coni i colleghi del Comando Stazione Carabinieri di Berbenno di Valtellina, nella giornata del 23 settembre 2020 hanno infatti dato esecuzione a 4 misure cautelari personali, due in carcere e due agli arresti domiciliari nei confronti di 4 soggetti, tre italiani ed uno straniero, tutti residenti nel sondriese. Si tratta di C.R. 46 anni, V.M.L. 50 anni, V.S.B. 60 anni e M.I.O. 39 anni. Sono tutti insospettabili e, tranne uno, tutti avevano un’occupazione lavorativa stabile.

Cocaina ed eroina, il "giro" degli insospettabili

I quattro, a seguito di un’articolata indagine dei carabinieri del Norm, coordinati dal sostituto procuratore Contaldo, sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina ed eroina.
In particolare il gruppo formato da due coniugi e altri due soggetti a loro vicini, si approvvigionavano di sostanze stupefacenti in Brianza per poi spacciarla ad una cerchia di consumatori, in molti casi anche loro insospettabili. I clienti erano tutti soggetti che, pensando di evitare le indagini da parte delle forze dell’ordine, preferivano acquistare la cocaina dagli indagati proprio per la loro apparente insospettabilità e quindi estraneità al mondo dello spaccio; dal canto loro, gli arrestati, verosimilmente anche per la mole di richieste, facevano pagare le dosi a prezzi decisamente maggiorati, arrivando a chiedere anche 100 euro per circa un grammo di cocaina.

Le indagini

Durante l’attività d’indagine, partita nel maggio 2020, sono stati effettuati alcuni sequestri di cocaina trovata anche in possesso di due degli stessi indagati, i quali nell’agosto 2020 venivano tratti in arresto in flagranza di reato con 20 grammi cocaina. I coniugi agivano indisturbati, forti anche del loro stato di incensurati e non conosciuti nell’ambiente dello spaccio di droga. La moglie in alcuni casi accompagnava il marito durante gli approvvigionamenti della sostanza stupefacente fuori provincia o nel prelevare le dosi da casa per portarle al coniuge per il successivo spaccio. Sono stati identificati numerosi clienti i quali verranno segnalati alle Autorità competenti in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti.

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