Strategie anti-covid al pranzo di Natale
Occorre mantenere sempre alta l'attenzione.
I contagi da Sars-CoV2 dell’ultimo mese in tutta la Regione sono avvenuti nella quasi totalità (93%) tra le mura domestiche o in occasione di convivialità tra amici e parenti. È quanto emerge dati di una ricerca scientifica condotta dall’Università Vita-Salute e da Regione Lombardia. Da qui la grande attenzione e le raccomandazioni delle autorità sanitarie volte da un lato a disincentivare le riunioni di famiglia (limitazioni alla mobilità) e dall’altro a insistere per comportamenti che riducano il rischio di contagio.
Tre regole principali
Le tre regole principali di prevenzione (distanze, mascherine e igiene personale) valgono anche per i pranzi natalizi, con qualche specifica e qualche attenzione in più. Ecco quindi i preziosi consigli del professor Carlo Signorelli, docente di Igiene e Salute pubblica all’università San Raffaele di Milano per trascorrere un Natale tanto sereno quanto sicuro!
I consigli del professor Signorelli per un Natale sicuro
L’ascensore condominiale è un ambiente generalmente molto stretto. Utilizzarlo uno alla volta come da protocolli anti-COVID-19
Baci e abbracci sono a forte rischio contagio. Indossare la mascherina durante gli scambi conviviali tra parenti non conviventi
Mantenere le distanze di almeno 1,5m tra persone, anche nel scegliere i posti a tavola. Pranzi in ambienti stretti sono sconsigliati
Evitare si scambiare piatti, posate, bicchieri e bottiglie durante le convivialità natalizie. Lo scambio di gocce di saliva è un rischio
Anche il bagno è un locale a rischio: evitare assolutamente la condivisione di asciugamani e di altri oggetti personali come gli spazzolini
Lavare spesso le mani. Lasciare abbondante gel idoralcolico a disposizione degli ospiti e pulire le superfici potenzialmente contaminate.
Da evitare uso promiscuo dei telefoni se non dopo sanificazione e ricordarsi che gridare e cantare aumenta la dispersione di goccioline
Lasciare aperte o socchiuse le finestre dove il clima lo consente e comunque ricambiare spesso l’aria negli ambienti confinati con più persone