Tirano

"Sull’energia ci attendono tempi complicati"

Relazione di Stefano Besseghini.

"Sull’energia ci attendono tempi complicati"
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Martedì 24 maggio sì è svolta all’auditorium Trombini di Tirano la penultima lezione dell’anno accademico dell’Unitre di Tirano. Con un relatore d'eccezione: il "nostro" Stefano Besseghini, presidente di ARERA, l’Autorità nazionale di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. Una carica di prestigio per compiti specialistici rilevanti e delicati, per esempio stabilire il prezzo dell’energia elettrica e del gas nel mercato tutelato e consigliare Governo e Parlamento sui temi di pertinenza ARERA. "L’energia è un aspetto fondante delle comunità umane, specialmente di quelle moderne: le abitazioni, le fabbriche, l’agricoltura, i trasporti… L’equilibrio tra domanda e offerta. Da (quasi) subito la produzione di energia elettrica dovette risolvere un problema: siccome non c’era possibilità di accumulare energia, occorreva mantenere un pressoché perfetto equilibrio tra domanda e offerta, risultato ottenuto con gli studi e il lavoro di tecnici sempre più preparati. Per decenni, ha funzionato il sistema gerarchico: dal centro di produzione e distribuzione (la centrale) il trasporto andava alla periferia, cioè agli utilizzatori. Il modello è però cambiato recentemente, dato che da decine di produttori si è passati a centinaia di migliaia di soggetti che, grazie ai dispositivi solari o eolici, potevano e possono immettere in rete il loro surplus: è la struttura attuale detta "a matrice". Siccome anche oggi le capacità di accumulo sono molto modeste, ecco più che mai necessario affrontare e risolvere la questione della domanda e dell’offerta".

Contratto

Compito affidato all’azienda che tra trasmette l’energia in Italia, la Terna. "Quanto sopra deriva soprattutto dalla speciale natura del contratto che si stabilisce con il fornitore, nel senso che l’acquirente non acquista una quantità di prodotto prestabilita, bensì la possibilità di usare quel bene secondo le proprie necessità, per cui quel bene dev’essere sempre disponibile". La transizione prima del covid e della guerra. "Un paio d’anni fa le energie rinnovabili raggiungevano circa il 30%, mentre carbone e petrolio erano causa di vistosi problemi ambientali, per cui il gas era visto come la risorsa d’elezione per la non breve fase di transizione. Non si deve credere che le rinnovabili fossero una soluzione senza esborsi dello Stato. Qualche mese fa, la ripresa post-covid, per cause diverse, ha visto un rapidissimo rincaro del gas, praticamente decuplicato. A febbraio, poi, la Russia ha invaso l'Ucraina, diventando per l'Occidente un fornitore inaffidabile. E l'incertezza provoca nei mercati effetti non prevedibili".

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