Il caso

"Testa di lupo mozzata, azione deprecabile ma grido disperato degli allevatori: serve approccio pragmatico"

Lo sostiene l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.

"Testa di lupo mozzata, azione deprecabile ma grido disperato degli allevatori: serve approccio pragmatico"
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"La testa di lupo mozzata, azione deprecabile ma grido disperato degli allevatori, serve approccio pragmatico". E' quanto sostiene l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega.

"Testa di lupo mozzata, azione deprecabile ma grido disperato degli allevatori"

Spiega Panza: "In merito alla clamorosa protesta avvenuta in Valchiavenna, dove una testa di lupo è stata appesa ad un cartello stradale, per quanto deprecabile e grave il sensazionale gesto è indubbiamente il grido disperato di aiuto di quei tanti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni, soprattutto dal governo, che non ha ancora applicato un “Piano lupo” perché qualcuno sproloquia di convivenza"

E aggiunge: "La convivenza non si ottiene ignorando il problema o immaginando che il lupo sia la versione italiana delle vacche sacre indiane, protetto da una sacralità che lo rende intoccabile. Il lupo è diventato un serissimo problema per gli allevatori dell'arco alpino e non solo, e come tale va affrontato, senza tifoserie, come è stato fatto fino a oggi “w il lupo contro morte al lupo” ma con un approccio pragmatico, che si può mutuare da altri Stati, come è stato fatto per esempio da Svizzera e Francia, che affrontano il tema con meno retorica, meno ideologia e più concretezza. Il ritorno del lupo è sicuramente una buona notizia per la biodiversità ma il suo ritorno non può avvenire sulla pelle e a spese degli allevatori e dei contadini alpini".

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