Oberti rilancia la sua idea

Traforo del Mortirolo ancora più importante

Col coronavirus necessità ancora più evidente.

Traforo del Mortirolo ancora più importante
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Nuovo appello.

Traforo del Mortirolo ancora più importante

Il nuovo blocco avvenuto la settimana scorsa sulla 36 e l’emergenza coronavirus con il Morelli che accoglie i malati, hanno rimesso in evidenza la necessità del traforo del Mortirolo, che il Comitato presieduto da Paolo Oberti reclama da anni. Lo abbiamo quindi sentito. "Martedì 3 marzo ultimo scorso mezza giornata di chiusura della statale 36 in direzione Nord... Che dire, era da qualche tempo che non succedeva ma d’altronde sono mesi che non piove. Attenzione però che il problema c’è e il rischio di isolamento della Provincia di Sondrio esiste. Che la strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga sia a rischio su un versante instabile lo sanno anche i bambini ormai e che quindi il sistema produttivo della provincia ha questa spada di Damocle sulla testa è noto".

Conseguenze

"Da trent’anni mi sgolo e a volte mi illudo: l’unica soluzione realizzabile in tempi accettabili è il traforo del Mortirolo. La gente condivide mentre dalla politica solo risposte fumose e più che chiacchiere non si è fatto. Come Comitato riteniamo che il problema non sia percepito nella sua gravità se non quando la strada viene totalmente bloccata e allora chiunque, dovendo impiegare una giornata o più per arrivare a Milano, se ne rende conto. L’economia della Valle sarebbe condannata: tempi di percorrenza folli per cittadini e aziende. Costi improponibili e oltre ai costi come farebbe l’autotrasporto a garantire i servizi al sistema produttivo? E’ necessario mettere in salvaguardia una viabilità civile per garantire il diritto alla mobilità degli abitanti della Provincia di Sondrio che non possono vivere, così come le aziende che devono effettuare investimenti".

I vantaggi

"Gli investimenti portano sviluppo e posti di lavoro, tutti ne siamo ben consci: come pensiamo di attrarre nuovi investimenti o stimolare gli imprenditori che già sono sul territorio a effettuarne di nuovi senza la certezza di una viabilità che garantisca il collegamento stabile con i mercati?". A queste storiche, fondate ragioni di avere una strada alternativa alla statale 36 si somma ora il verificarsi di un evento storico per la nostra Valle che guarda caso è proprio sull’asse stradale Cortina Alta Valtellina, le Olimpiadi 2026. E ora ci si mette anche il coronavirus e la necessità di rilancio del Morelli.

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