Ennesimo dramma

Tragedia nel Novarese, lavoratore valtellinese muore in cantiere

Stava lavorando sulla linea ferroviaria Milano-Domodossola

Tragedia nel Novarese, lavoratore valtellinese muore in cantiere
Pubblicato:
Aggiornato:

Tragedia questa mattina, martedì 2 luglio 2024, in un cantiere aperto sulla linea ferroviaria Milano-Domodossola. A perdere la vita un valtellinese di 56 anni, Carlo Maletta, di Cercino.

Tragedia nel Novarese, operaio valtellinese muore in cantiere

L'ennesimo tragico incidente sul lavoro è avvenuto a Meina, in provincia di Novara, in una zona denominata Vicolo Pozzo. Secondo la prima ricostruzione l'uomo stava lavorando per conto di una ditta appaltatrice, in un cantiere aperto da Rfi - Rete Ferroviaria Italiana per l'ammodernamento della linea Opere che sono in corso da alcune settimane e prevedono l'adeguamento dei binari per il transito dei treni merci. Per cause ancora non chiare è rimasto schiacciato da un macchinario.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori del servizio di emergenza e urgenza sanitaria ma, quando hanno raggiunto la zona, per il lavoratore non c'era ormai più nulla da fare e il medico ne ha constatato il decesso.

Sull'accaduto stanno ora indagando gli agenti della Polizia ferroviaria.

La nota di Rfi

"Rete Ferroviaria Italiana esprime il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari dell’operaio di una ditta appaltatrice, deceduto su un’area di lavoro lungo la linea ferroviaria Milano-Domodossola, interrotta alla circolazione dal 9 giugno per interventi infrastrutturali. La dinamica di quanto accaduto è al vaglio delle competenti autorità alle quali Rfi sta offrendo la più ampia collaborazione: sono in corso verifiche anche da parte di Rfi".

Il commento del sindacato

“Abbiamo appreso ancora una volta la tragica notizia. Un altro lavoratore della provincia di Sondrio si aggiunge al tragico numero dei morti sul lavoro, l’infortunio
mortale è successo in un cantiere edile in provincia di Novara, un lavoratore di 56 anni è rimasto schiacciato da un macchinario" scrivono le sigle sindacali Feneal, Filca e Fillea di Sondrio in una nota.

E aggiungono: "Feneal, Filca e Fillea si stringono attorno alla famiglia del lavoratore ed esprimono dolore per quanto accaduto. Nello stesso tempo siamo a denunciare le troppe “morti bianche”, troppe vittime che ogni giorno si contano nel mondo del lavoro. I sindacati di categoria sono a richiamare con forza il problema della sicurezza nei cantieri. Basta con queste stragi, basta con i lavoratori che escono per recarsi sul lavoro e non tornano a casa dalle proprie famiglie. Riteniamo necessario attendere che gli Enti preposti effettuino tutti gli accertamenti utili per verificare eventuali responsabilità. Occorre non abbassare la guardia sul tema della prevenzione, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla formazione di tutte le figure che operano nei luoghi di lavoro poiché è doveroso che la sicurezza diventi una priorità nei cantieri e in tutti i luoghi di lavoro. Serve il contributo di tutti".

E concludono: "Avere come obiettivo la riduzione dei rischi di infortunio significa un impegno congiunto e costante nel presidiare i luoghi di lavoro, serve che tutte le figure all’interno della filiera lavorativa collaborino fra loro coinvolgendo anche gli enti preposti alla prevenzione e alla sicurezza. Così facendo, capacità ed esperienze dei vari soggetti possono individuare la strada più efficace per contrastare le troppe vittime e i troppi infortuni sul lavoro".

20d1d4b3-af8c-4774-a8e7-21610678a0d9
Foto 1 di 2
b7184cf9-8079-4e8e-acb8-89b69d9e2bf1-680x408
Foto 2 di 2
Seguici sui nostri canali