Trovata la punta di una lancia longobarda
E' stata rinvenuta da due turisti a Plaghera
La punta di una lancia longobarda è stata rinvenuta nei giorni scorsi da due turisti estoni in Valfurva.
Il ritrovamento durante un'escursione a Plaghera
Il ritrovamento è avvenuto mentre i due turisti erano impegnati in un'escursione in località Plaghera. Taisto Uuslail e Marit Mesipuu sono due appassionati di storia e arte. E subito si sono resi conto che il ritrovamento poteva avere un grande valore.
E' la prima volta che viene ritrovata una lancia longobarda
E' la prima volta nella storia di ritrovamenti archeologici dell’Alta Valtellina che viene portata alla luce una punta di lancia di età longobarda. I due turisti estoni hanno subito avvisato Proloco di Santa Caterina. E si sono detti disposti a lasciare il prezioso reperto in una cassetta di sicurezza all’aereoporto di Firenze affinché rimanesse in Italia.
L'analisi degli esperti
Due studiosi e ricercatori di Valfurva sono stati contattati immediatamente dalla Proloco. E a loro volta si sono attivati per informare le autorità competenti. Si tratta di Monica Taufer e Giuseppe Cola. "Ho visionato il punto descritto dai turisti stranieri. E' ben visibile l'impronta lasciata dalla punta di lancia», spiega Cola. Lo studioso ha poi inviato alla Sovrintendenza una relazione attenta e alcune fotografie.
La punta potrebbe presto tornare in Valfurva
Fino ad oggi non si avevano notizie certe del passaggio dei Longobardi in Alta Valtellina. E tantomeno testimonianze concrete. Il paese si augura che le procedure in atto negli uffici regionali non siano troppo lunghe e che la bellissima punta di lancia possa arrivare in Valfurva. Potrebbe trovare posto in un’accogliente teca di vetro, magari presso il Museo Vallivo Testorelli, di sicuro il posto più adatto ad ospitarla. E costituire un’attrattiva in più per i turisti.