Tutto quello che c'è da sapere sulla frana di Gallivaggio

Le risposte alle domande più frequenti.

Tutto quello che c'è da sapere sulla frana di Gallivaggio
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I Comuni di Campodolcino, Madesimo e Sangiacomo Filippo insieme alla Comunità Montana Valchiavenna fano il punto della situazione sulla frana di Gallivaggio.

Frana di Gallivaggio in movimento

In questi ultimi giorni il movimento del corpo frana ha segnato una rilevante ripresa della velocità che viene costantemente monitorata dal sistema radar di ARPA e da estensimetri sul posto posati dalla ditta incaricata dalla Comunità Montana per la realizzazione dei lavori Questi valori hanno portato al superamento della soglia di elevata criticità e le condizioni di sicurezza non consentono di far transitare nessuno sulla strada.

Monitoriaggio costante

Il monitoraggio è costante e pertanto i valori rilevati sia di giorno che di notte. L’eventuale riapertura della strada sarà possibile nel caso in cui i valori rientrino dalla elevata criticità come previsto dal piano di protezione civile.

Domande Frequenti:

Perché la strada viene chiusa?

Perché con questi valori di movimento non ci sono le condizioni di sicurezza per transitare sulla strada in quanto si metterebbe a rischio chiunque transiti sotto la frana.

Lavori sulla frana di Gallivaggio

Sono sempre proseguiti i lavori da parte della ditta incaricata che questa settimana:
- ha completato la legatura con reti e tiranti di tutta la parte di destra del versante in modo da evitare, almeno in quella porzione, dei futuri crolli;
- ha effettuato un primo importante disgaggio nella parte superiore della massa instabile medianteesplosivo che ha dimostrato la pericolosità effettiva della caduta di massi dalla parete;
- ha portato in quota per accelerare i disgaggi un ragno meccanico e presto ne posizionerà unsecondo di maggiore peso e capacità di lavoro;
- prosegue nella preparazione di cariche esplosive per i disgaggi nei prossimi giorni
- ha dovuto effettuare lo spostamento del cantiere in quota in quanto i movimenti

Pista alternativa Strada Statale 36 e stato d'emergenza

Sono in corso con la massima rapidità le procedure per la realizzazione di una pista alternativa alla statale 36. La comunità Montana della Valchiavenna in accordo con i comuni, in strettissima collaborazione con Regione Lombardia e con ANAS, ha concluso in circa 10 giorni il progetto esecutivo di realizzazione della variante. Ora si è in attesa del riconoscimento da parte del Dipartimento di Protezione Civile e del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza nazionale. Il presidente della Regione ha chiesto con tempestività questo riconoscimento. Lo stato di emergenza nazionale consentirà di partire con una procedura rapida e tempestiva alla realizzazione della pista alternativa. Tutto ciò che era nelle possibilità degli enti locali (Comune, Comunità Montana e Provincia) e della Regione è stato fatto con il massimo impegno. Ora ci auguriamo lo stesso avvenga a livello nazionale.

Domande Frequenti:

Si è perso tempo per realizzare la pista alternativa?

No. In un primo momento la pista non era stata considerata in quanto la situazione della frana avrebbe consentito con una sola carica di risolvere nell’arco di 30/60 giorni la situazione rendendo di fatto più rapida quella soluzione. Inoltre inizialmente se ne era esclusa l’ipotesi a fronte della critica condizione idrogeologica del sito interessato al passaggio, ipotesi questa riaccreditata vista l’evoluzione negativa dello scenario frana, tenendo quindi in considerazione le difficoltà idrogeologiche nella fase di progettazione stessa.

Si tratta di una pista complessa?

Si. Il tracciato deve attraversare ben 4 valli/corsi d’acqua e quindi ha richiesto un approfondimento sulla sicurezza. Nonostante questo il progetto ha risolto ogni dubbio. Il tempo stimato di realizzazione della pista, dalla partenza dei lavori dopo il riconoscimento dello stato di emergenza, è di circa 40 giorni.

Protezione Civile

È attivo il presidio a cura dei volontari di protezione civile a Campodolcino grazie alla disponibilità della Protezione Civile della Provincia di Sondrio e del CCV Sondrio. I volontari coinvolti fino ad ora sono già oltre cento e provengono da numerosi gruppi comunali e ANA del territorio provinciale. È attivo il numero telefonico del presidio di Protezione civile che risponde al numero 320/4337786 per informazioni a cittadini e turisti.

Per informazioni ed esigenze di natura sanitaria occorre rivolgersi:
- per emergenze al numero unico emergenze 112
- per altre esigenze alla guardia medica numero 800312678

Economia e aziende

I disagi alla vita della popolazione sono enormi e gli amministratori sono molto preoccupati ed impegnati per trovare soluzioni e ridurre il più possibile le criticità. Vi è poi una grandissima preoccupazione per l’economia e le imprese commerciali, turistiche ed artigiane del territorio. Per questo motivo il Presidente della Provincia di Sondrio, in accordo con i comuni e la Comunità Montana della Valchiavenna, ha scritto alle banche del territorio chiedendo di mettere in atto possibili forme di aiuti sugli impegni economici delle realtà di impresa della Valle Spluga.

Appello

Occorre cercare di fare ciascuno la sua parte, con lucidità e massimo impegno, rimanendo uniti cercandodi dare fiducia ed aiuto a chi ha una responsabilità e sta lavorando da giorni con il massimo impegno.

Due incontri

Lunedì ore 18.00 – Amministrazioni di Campodolcino, Madesimo, San Giacomo Filippo, Provincia eComunità Montana
Lunedì ore 20.45 c/o Palestra Comunale di Campodolcino – Assemblea pubblica per condividere con la massima trasparenza tutte le informazioni e le iniziative in corso

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