Il dramma

Ucciso da una valanga in Himalaya, la Valmalenco piange Alessandro

Il giovane maestro di sci era cresciuto a Lanzada

Ucciso da una valanga in Himalaya, la Valmalenco piange Alessandro

Dolore e commozione in Valmalenco per la morte di Alessandro Caputo, maestro di sci di 28 anni, milanese e con casa a Lanzada. Il giovane alpinista è una delle vittime della valanga che ha fatto nove vittime, cinque delle quali italiane.

Ucciso da una valanga in Himalaya, la Valmalenco piange Alessandro

La valanga che ha ucciso Alessandro insieme al compagno di spedizione Stefano Ferronato, 50 anni, di Bassano del Grappa, si è staccata venerdì 31 ottobre 2025. I due stavano dormendo in tenda in un campo avanzato. A lanciare l’allarme era stato il terzo componente della spedizione sul Panbari Himai, una vetta di 6887 metri in Nepal, era rimasto al campo base perché infortunato. Ed è stato lui, Valter Perlino, 64 anni, di Pinerolo, a lanciare l’allarme.

Quando i soccorritori, non senza difficoltà, hanno raggiunto i due alpinisti per loro non ‘era ormai più nulla da fare.

La notizia si è rapidamente diffusa in Valmalenco dove Alessandro era cresciuto. Lì la fa miglia ha una casa per le vacanze. E lì aveva mosso i primi passi sugli sci, diventando prima agonista e quindi maestro. E in tanti hanno manifestato il loro dolore per la scomparsa di un ragazzo che amava la montagna in ogni sua forma.

Valanghe in Himalaya, almeno sette le vittime

Sono nove le vittime delle valanghe che tra venerdì e lunedì hanno fatto almeno sette vittime. Tra loro cinque sono gli italiani, impegnati in diverse spedizioni. Tre sono morti a causa di una valanga che ha colpito il campo base dello Yalung Ri.