abbraccio alle famiglie

Ultimo saluto a Simone, Luca e Alessandro: "Giovani straordinari, solari, innamorati della vita e della loro professione"

Grande commozione ai funerali dei tre militari deceduti in Val Masino durante una esercitazione.

Ultimo saluto a Simone, Luca e Alessandro: "Giovani straordinari, solari, innamorati della vita e della loro professione"
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Oggi, nella Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio in Bormio, si sono svolte le esequie dei tre valorosi militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza: Simone Giacomelli, Luca Piani e Alessandro Pozzi. La cerimonia, presieduta dal Vescovo di Como, Cardinale Oscar Cantoni, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari, colleghi, amici e familiari, tutti uniti nel rendere omaggio a questi giovani eroi.

Vicini alle famiglie

Don Fabio Fornera, arciprete di Bormio, ha aperto la cerimonia con un saluto commosso:

"A nome delle parrocchie di Bormio e della Valfurva, a nome di tutto il vicariato, rivolgo un saluto cordiale al nostro Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, al vescovo monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare, a tutti i confratelli. A tutte le autorità civili e militari qui convenute. Ai colleghi della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino. Agli amici della montagna. Ma soprattutto abbracciamo le famiglie e gli amici dei nostri cari Alessandro, Simone e Luca, a cui vogliamo stringerci forte con affetto sincero."

Nel suo discorso, Don Fabio ha sottolineato la profondità del dolore che tutti i presenti condividono, ricordando l'importanza della solidarietà e del sostegno reciproco in momenti così difficili.

"Credenti o meno, siamo tutti feriti dalla tragedia di questi tre amici, siamo tutti carichi di lacrime, di domande, di ricerca di senso. È come se una parte di noi fosse strappata via all’improvviso. Proviamo a prenderci cura l’uno delle ferite dell’altro."

Omelia di Monsignor Santo Marcianò

L'omelia di Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare, è stata un momento di riflessione profonda e di consolazione spirituale. Citando San Giovanni Paolo II, Monsignor Marcianò ha ricordato come la domanda sul "perché" del dolore e della sofferenza sia inevitabile e universale:

"All’interno di ogni singola sofferenza provata dall’uomo e, parimenti, alla base dell’intero mondo delle sofferenze appare inevitabilmente l’interrogativo: perché?"

Monsignor Marcianò ha poi rivolto parole di conforto alle famiglie dei caduti, evidenziando il sacrificio e l'amore che questi giovani hanno dimostrato nella loro vita e nel loro servizio:

"È difficile trovare una risposta e non ci sono parole adeguate, c’è solo la vicinanza, la solidarietà. Ecco che Giovanni può dire: ‘siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli’. E Gesù: ‘Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici’ (Gv 15,13)."

Tributo

Simone, Luca e Alessandro sono stati ricordati come uomini straordinari, appassionati della loro professione e dediti al servizio degli altri. La loro tragica scomparsa è avvenuta mentre si preparavano a salvare vite, un gesto che rende il loro sacrificio ancora più significativo e prezioso.

"Noi non sappiamo perché i nostri amici sono morti, sappiamo però perché hanno vissuto; ed è proprio la loro morte che ce lo rivela fino in fondo."

La cerimonia si è conclusa con un momento di silenzio e preghiera, unendosi nel ricordo di questi tre giovani che, con il loro coraggio e dedizione, hanno lasciato un segno indelebile nelle vite di chi li ha conosciuti e amati.

"Cari familiari, cari amici, pur tra le tante, tantissime lacrime, possiate, possiamo tutti pian piano sentire che questo amore rimane e che consola i nostri cuori gettando luce sulla loro morte. Possiate, possiamo sperimentare che questa morte si è trasformata in vita. Alessandro, Luca e Simone hanno amato e servito i fratelli e vivono in eterno nella pace."

 

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