Perquisizioni

Valdisotto: corruzione e abuso d'ufficio, due dipendenti comunali nei guai

Sotto indagine da parte della Guardia di Finanza di Bormio.

Valdisotto: corruzione e abuso d'ufficio, due dipendenti comunali nei guai
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La Guardia di Finanza di Bormio, nell'ambito di un'indagine diretta dalla Procura di Sondrio, il giorno 8 novembre 2023, ha dato esecuzione a diversi decreti di perquisizione domiciliare, locale e personale nei confronti di due dipendenti del Comune di Valdisotto e di imprenditori e professionisti della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, nei cui confronti sono stati ipotizzati i reati di corruzione per l'esercizio della funzione e di abuso d'ufficio.

Perquisizioni in Lombardia ed Emilia Romagna

A dare esecuzione ai decreti di perquisizione, contestualmente in due province lombarde e in Emilia- Romagna, sono stati gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio, con la collaborazione della Guardia di Finanza di Bologna.

Il procedimento trae origine da un esposto presentato alla Guardia di Finanza per fatti risalenti agli anni 2021 e 2022 e tuttora in essere, riguardanti l'aggiudicazione di gare di appalto, bandite da un comune valtellinese, per l'affidamento di lavori anche di importi consistenti e ha coinvolto due dipendenti comunali e cinque persone fisiche, prevalentemente imprenditori.

L'indagine, iniziata nel marzo 2023, ha portato all'emersione di un consolidato meccanismo di corruzione incentrato sul pagamento di tangenti per l'affidamento di lavori pubblici e si è sviluppata mediante un'attività investigativa, durata diversi mesi, volta ad acquisire riscontri agli elementi inizialmente emersi. È all'esito di questa intensa attività di indagine che sono stati emessi i decreti di perquisizione, presso diverse aziende coinvolte, le abitazioni degli indagati e altri luoghi nella loro disponibilità nelle province di Sondrio, Bergamo e Bologna, la cui esecuzione ha portato al rinvenimento e al sequestro di oltre 108.000 euro in contanti, in banconote di medio e grosso taglio, occultati in diversi posti, tra cui bagni, casseforti e una cassetta di sicurezza.

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