Fondamentale la prevenzione

West Nile: positività a Colico, scattano le restrizioni anche a Lecco

A livello nazionale, sono 31 le province italiane interessate da queste misure precauzionali per evitare la trasmissione del virus tramite trasfusioni. In Lombardia, oltre a Lecco e Varese, risultano coinvolte anche Milano, Cremona, Lodi, Mantova e Pavia.

West Nile: positività a Colico, scattano le restrizioni anche a Lecco
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È stato confermato un caso di positività al West Nile Virus (WNV) in un uccello selvatico nel comune di Colico, in provincia di Lecco. A seguito di questo rilevamento, le autorità sanitarie hanno esteso a tutta la provincia le limitazioni alla donazione di sangue, analogamente a quanto già disposto in altri territori lombardi.

 Cosa cambia per i donatori

Chi vive o ha soggiornato anche solo una notte nei comuni coinvolti — inclusi quelli della provincia di Lecco — è soggetto a una delle seguenti misure prima di poter donare sangue o emocomponenti:

  • eseguire il test NAT (Nucleic Acid Testing) per il West Nile Virus, oppure
  • osservare un periodo di sospensione di 28 giorni dalla donazione.

Queste restrizioni si applicano anche a chi ha trascorso brevi periodi di vacanza o visite familiari nella zona. Inoltre, eventuali campioni di sangue cordonale destinati ad uso clinico presso banche estere dovranno anch’essi seguire le stesse procedure di controllo.

Il contesto regionale e nazionale

A livello nazionale, sono 31 le province italiane interessate da queste misure precauzionali per evitare la trasmissione del virus tramite trasfusioni. In Lombardia, oltre a Lecco e Varese, risultano coinvolte anche Milano, Cremona, Lodi, Mantova e Pavia.

 Cos’è il West Nile Virus

Il West Nile Virus si trasmette principalmente attraverso la puntura della zanzara comune (Culex pipiens) ed è sostenuto da serbatoi naturali come gli uccelli selvatici, sia migratori che stanziali. Circa l’80% delle infezioni umane è asintomatico, mentre meno dell’1% può manifestare forme neurologiche gravi come encefaliti, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.

Prevenzione e sorveglianza

Non esistendo vaccini né terapie specifiche, la prevenzione rimane fondamentale: usare repellenti, eliminare i ristagni d’acqua, indossare abiti protettivi e installare zanzariere. Le autorità sanitarie hanno intensificato le attività di monitoraggio delle popolazioni di zanzare e degli uccelli selvatici come indicatori della circolazione virale.