Erbario Fabani a Chiareggio: mostra da non perdere

L'inaugurazione è prevista per venerdì 21 luglio alle 18

Erbario Fabani a Chiareggio: mostra da non perdere
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Mostra non perdere quella dedicata all'Erbario Fabani a Chiareggio. Saranno esposte alcune delle Tavole dall’erbario storico di Giuseppe Fabani.

Erbario Fabani a Chiareggio: il 21 l'inaugurazione

La mostra L'Erbario Favani alla Truna di Chiareggio verrà inaugurata al pubblico venerdì 21 luglio alle 18 con una presentazione di don Agostino Clerici (Direttore Fondazione - Centro Studi “Nicolò Rusca” Onlus) e con i saluti di Miro Fiordi (Presidente Credito Valtellinese). Sarà distribuito per l’occasione un catalogo, in formato tabloid, a tiratura limitata.

Evento culturale di alto livello

Ranunculus glacialis, Viola calcarata, Anthyllis vulneraria, Geum reptans, Gaya simplex, Adenostyles alpina ed Armeria vulgaris sono le intestazioni dei cartigli che, in inchiostro bruno e in grafia regolare, Giuseppe Fabani appose sulle tredici tavole del suo erbario, relative alla Valmalenco. Si tratta dei nomi latini di specie, raccolti tra l’agosto del 1934 e il giugno del 1938, in prevalenza sopra Chiareggio ad un’altitudine variabile tra i 1650 e i 2000 metri. Sempre dai cartigli apprendiamo il periodo di fioritura di queste specie, le caratteristiche del terreno di raccolta e le loro proprietà officinali.

Una parte della vita dedicata a piante fiori

Giuseppe Fabani, nato a Como nel 1861, è medico condotto per diciannove anni della comunità di Cernobbio e gli ultimi anni della sua vita furono interamente dedicati alla raccolta di piante e fiori di un erbario composto da oltre 3.000 tavole e organizzato in 25 cartelle con indice manoscritto. Colpisce la cura e l’attenzione impiegata nella disposizione degli esemplari, come pure l’uso di fogli appositamente incorniciati, un fatto non comune che aggiunge un valore estetico, quasi avesse preso a modello le incisioni su rame delle opere botaniche di maggiore rilievo.

Una cinquantina quelle esposte in Valmalenco

La Fondazione - Centro Studi “Nicolò Rusca” Onlus di Como, che custodisce nei suoi archivi le tavole di Fabani, ne ha messo a disposizione una cinquantina per la tradizionale mostra estiva de “La Truna” di Chiareggio, dove verranno esposte al pubblico in versioni ingrandite, riprodotte a stampa HD e montate su pannelli in alluminio alleggerito, a comporre una quadreria contemporanea, adattata a misura per gli ambienti del caratteristico passaggio rustico d’alta montagna. L’allestimento è arricchito da una sequenza di foto – originariamente sviluppate a collodio e albumina ed anch’esse frutto di una selezionata ricerca d’archivio e di un accurato procedimento di riproduzione a stampa digitale - di Angelo Vismara, scattate alla fine degli anni ’60 del XIX secolo, a documentazione dei siti di raccolta delle erbe, in un’epoca di poco precedente.

 

 

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