alla damiani di morbegno

Gli studenti incontrano la poetessa Paola Mara De Maestri

Per parlare della sua lunga e articolata esperienza artistica nel campo della poesia e della sua intesa attività, di promotrice culturale.

Gli studenti incontrano la poetessa Paola Mara De Maestri
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Una ventina di ragazzi, alunni della terza A della scuola media “Damiani” di Morbegno, hanno ospitato in classe giovedì 11 maggio, in tarda mattinata, la poetessa Paola Mara De Maestri, su invito della prof.ssa di italiano Mariella Spandrio, per parlare della sua lunga e articolata esperienza artistica nel campo della poesia e della sua intesa attività, di promotrice culturale.

Incontro con Paola Mara De Maestri

“L’invito rivolto ad una poetessa, scaturito non dai docenti ma dagli alunni, - dichiara Spandrio -rientra nel programma d’esame di letteratura italiana integrato con l’inserimento di una scrittrice valtellinese.

L’incontro con Paola Mara De Maestri è stata un’esperienza significativa ed apprezzata dai ragazzi i quali hanno potuto toccare con mano come i poeti non siano solo i grandi nomi che si trovano nei libri scolastici e che si è obbligati a studiare, ma anche persone che vivono vicino a loro.

Attraverso Paola, definita dai ragazzi simpatica e gentile, che ha saputo coinvolgerli e dialogare con loro, essi hanno potuto riflettere sul fatto che diventare poeti ed essere riconosciuti tali non è un’utopia ma una possibilità concreta per tutti coloro che vogliono esprimersi attraverso questa particolare forma linguistica.

Un sentito ringraziamento a Paola Mara per aver accettato l’invito, per aver tenuto “una lezione” diversa e per aver fornito stimoli di riflessione interessanti.”

 

Questo incontro si è collegato all’iniziativa che la prof.ssa Annalista Gusmeroli, insegnante IRC nelle medie “Damiani” e “Vanoni” di Morbegno, ha proposto a tutti i suoi alunni in occasione della Giornata Internazionale della donna 2023.

In ogni classe dei due Istituti, la consegna era di individuare una donna della nostra provincia che si era particolarmente distinta in qualche settore e poteva rappresentare l’operosità femminile, per poi approfondirne la conoscenza attraverso una ricerca, da condividere con le varie classi degli Istituti. Proprio in questa classe terza A, Virginia Pezzini, incaricata dall’insegnante di individuare questa personalità rappresentativa, ha indicato la De Maestri.

Insegnante, poetessa, pubblicista, Direttore de “Il Talamonese”, Consigliere di È Valtellina e responsabile della sezione Laboratorio Poetico da ben 14 anni, ha curato per 14 anni la anche la “Bottega Letteraria de ‘l Gazetin”. Collabora con il portale Tellusfolio. È ideatrice e curatrice di iniziative e concorsi letterario-figurativi per bambini e adulti. Come autrice ha conseguito riconoscimenti in numerosi concorsi letterari.

La sua poesia “Madre”, vincitrice de “Il Federiciano 2019”, si trova su stele al Paese della Poesia a Rocca Imperiale (Cosenza), la poesia “Mi ricordo l’alluvione” sul monumento in ferro realizzato dall’Amministrazione Comunale a Fusine in occasione dei 30 anni dall’alluvione del 1987, la poesia “Il milite” è sul viale delle rimembranze a Piea (Asti). Ha pubblicato 7 raccolte poetiche ed è inserita in antologie italiane ed estere.

Valorizzare

“Ringrazio per il graditissimo invito e per il loro impegno nel valorizzare il territorio e gli artisti locali, le insegnanti qui presenti e i ragazzi per l’ottima accoglienza – esordisce De Maestri -. Ho accettato con grande interesse ed entusiasmo di intervenire in classe. Ero curiosa di conoscere Virginia, di ascoltare da lei il perché mi avesse scelto, e anche di ascoltare le domande dei ragazzi.

Dopo un primo momento di conoscenza e la visione di un video, dove tra l’altro venivano declamate la mia poesia “Un noce fa primavera” da Alessandro Quasimodo e “A raccolta per la pace” di Hafez Haidar, sono iniziate le domande da parte di tanti. Mi sono trovata proprio a mio agio e sono uscita dall’incontro contenta e soddisfatta. Scrivo perché mi fa stare bene e cerco di diffondere la poesia, coinvolgendo anche altri artisti, come “missione”.

Un messaggio che volevo lasciare ai ragazzi era che la poesia, per me una parte irrinunciabile della mia quotidianità, mi ha salvato la vita e quindi è importante per ognuno trovare delle passioni da coltivare, perché ci possono aiutare a superare i momenti difficili, che inevitabilmente incontriamo sul nostro cammino e a trovare la nostra strada per vivere meglio con noi stessi e di conseguenza con gli altri”.

foto classe
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Foto con Viriginia Pezzini
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