Il “Requiem” di Mozart al Sociale di Sondrio
Con gli Amici della Musica.
L’esecuzione del Requiem in re min. K.626, ultima struggente composizione di Wolfgang Amadeus Mozart chiude domenica 4 luglio la breve stagione de “I Concerti della domenica” al Sociale di Sondrio degli Amici della Musica, fra i primissimi teatri lombardi ad aver accettato di ospitare “in presenza” non senza qualche timore, ma rispettando i rigorosi protocolli sanitari previsti, eventi culturali dal vivo dopo mesi di forzata chiusura. La scelta del “Requiem” da parte del direttore artistico m° Lorenzo Passerini non è casuale ma, anzi, fortemente voluta per chiudere simbolicamente un periodo infelice della nostra vita collettiva, privata per lungo tempo della possibilità di relazionarsi con il prossimo e di frequentazioni e incontri nei luoghi dove nascono le idee e si mantiene viva la propria identità culturale.
Scelta
In questo senso, più di altri capolavori musicali, il Requiem di Mozart con la sua emotività profonda ma non disperata, è capace di segnare il passaggio tra momenti diversi e cruciali della vita umana, lasciando a volte ferite che il tempo è in grado di rimarginare, come nel caso della pandemia da covid 19. Fra i momenti di maggiore ispirazione drammatica del Requiem, spicca sicuramente il Lacrimosa, il brano corale più conosciuto di tutto il Requiem. Questa pagina di straordinaria potenza emotiva è affidata alle voci del Coro San Filippo Neri di Verona, affidate alle esperti cure di Ubaldo Composta, maestro del coro.
Voci
Le quattro voci soliste, sono quelle del soprano Katia di Munno, del mezzosoprano Arina Alezeeva, del tenore Davide Capitanio e del basso Alessandro Ravasio. Leonardo Benini guida l’Orchestra Antonio Vivaldi, che si conferma vera beniamina del pubblico del Sociale di Sondrio, la quale ha inanellato, concerto dopo concerto, un meritato successo, dapprima insieme al suo fondatore e direttore stabile, m° Lorenzo Passerini (tuttora impegnato all’Opera House di Sydney dove sta portando a termine le recite di “Aida”) e ora con il giovane veronese Leonardo Benini, la cui direzione della Quarta Sinfonia di Mahler dell’ultimo concerto, ha ricevuto il prolungato e convinto applauso del pubblico valtellinese.