che spettacolo!

La musica ricercata del Valtellina Festival LeAltreNote

Dopo Teglio e Bormio, anche Livigno ha ospitato una tappa della rassegna musicale itinerante.

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Le rare esecuzioni delle Sinfonie “Haffner” di Mozart e “Pastorale di Beethoven nelle trascrizioni di Muzio Clementi e Johann Nepomuk Hummel hanno riempito di poesia e commozione la Sala Congressi delle Terme di Bormio lo scorso 11 agosto. A cura del Trio Albatros (Stefano Parrino, flauto; Francesco Parrino, violino; Dario Bonuccelli, pianoforte) e del violoncellista Daniele Bogni, queste versioni cameristiche non hanno fatto sentire la mancanza delle compagini orchestrali, rivelando dettagli strutturali e sfumature espressive insospettate. All’entusiasmo del pubblico per le performance concentrate e comunicative, l’ensemble ha prontamente replicato con un bis.

Folto pubblico a Livigno

All’insegna della poetica pastorale anche il concerto del giorno seguente presso il Laghetto di Luigion a Livigno. In un contesto naturale di arcadico idillio, l’Ensemble di Ottoni dell’Orchestra Fiati di Valle Camonica, diretta da Denis Salvini, ha proposto un fascinoso programma intitolato “Mai dire gatto” e dedicato alla descrizione del felino in musica. Preziose quanto famose pagine di Lloyd Webber, Hazell, Mercury, Carmichael e Joplin sono state rese con ammirevole virtuosismo strumentale e magistero musicale dai dieci musicisti comuni, distintisi anche per la verve comunicativa e la capacità di strappare sorrisi e complicità da parte del folto pubblico di livignaschi e turisti.

Note in alta quota allo Stelvio Livrio

L’Ensemble replica il programma a Bianzone il 13 agosto mentre il giorno seguente una sua costola, il Kanejo Brass Quintet, raggiungerà gli oltre 3000 metri dello Stelvio Livrio per il tradizionale concerto festivaliero in alta quota, dove proporrà pagine popolari ed eterne dalle opere di Rossini, Bizet, Verdi, Puccini e Bernstein.

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